Tragitto ben preparato con il gatto delle nevi – neve poca ma bella su tutto il tracciato senza necessità di “inforcare” le racchette.
Tempo bello – temperatura a Nante -4 senza vento – lungo il tracciato alcune zone ben soleggiate ma il tragitto è prevalentemente in ombra, ciò che ha mantenuto la neve senza zone o tratti ghiacciati.
Una gita particolare per il CAS Ticino, i capigita poco attivi nella sezione e la maggior parte dei partecipanti nuovi o anche loro poco attivi, quasi nessuno già si conosceva.
La gita presentava un notevole sforzo fisico e dopo qualche cambio di ritmo e qualche distaccamento dei nuovi OG abbiamo trovato la nostra velocità di salita, molto di più spinta di quel che normalmente accade in una gita CAS. Il cambio sci/ramponi é stato fortunatamente velocissimo visto le fredde temperature e così siamo giunti in cima, non tutti, ma la maggior parte. Poi una discesa con qualche bella curva in neve polverosa e birretta finale.
Anche la meteo era dalla nostra parte, una gran bella giornata, non si sarebbe mai detto visto il tempo a Realp.
Felice di aver visto qualche nuovo giovane motivato e grazie a Riki e Passa per essersene presi cura!
Prima uscita del corso freeride nella regione Diavolezza-Lagalb. Malgrado la neve non abbondante, siamo riusciti a fare diverse discese e belle curve in neve fresca, anche se, ahimé, qualche sasso l’abbiamo preso tutti. Complimenti a tutti e arrivederci alle prossime uscite.
Meteo Carì ore 9.45 : soleggiato, temperatura -9 e vento gelido da nord. Siamo in undici e dopo aver sistemato ai piedi le ciaspole o i ramponcini ci siamo diretti seguendo il tracciato (no 955 SvizzeraMobile) , ben segnalato , in direzione di Predelp. Nel bosco meno vento ma tanti tratti senza neve che hanno impegnato quelli con le ciaspole a districarsi tra radici , sassi e rami. In zona Tic Cattaneo pausa: bevanda calda e barretta ; poi si riparte e finalmente si sale verso Brusada ; su questo tratto di neve ce n’é un po’ di più ma il vento ha increspato tutto il manto nevoso. Arriviamo verso le 12.45 al ristorante. Rifocillati e ben riscaldati verso le 13.30 ritorniamo a Carì passando da Carì di dentro. Un plauso ai temerari e coraggiosi partecipanti.
Piz Malèr, un bel nome, una bella gita. Che purtroppo rimandiamo a tempi migliori...l’innevamento è troppo scarso in zona.
Qualche giretto di perlustrazione dei capigita permette di scovare un angolo che non sia “dei soliti”, con l’ambizione di essere in giro “da soli” (se da soli può essere definito un gruppo di 20 persone).
Detto fatto: Val Cadlimo dal Lucomagno. Zona poco frequentata con un innevamento per lo meno sufficiente.
Tema della gita: gita a yoyò !!!
Dal Lucomagno seguiamo il lago, saliamo all’inizio della Val Termine, entriamo in Val Cadlimo e ci portiamo alla prima cima della giornata: lo Schenadüi. Via le pelli e parte la ricerca della neve migliore, evitando i sassi peggiori. Sul fondovalle si ripella, direzione Piz Corandoni. Da qui la vista sulla Val Piora è impagabile e particolare. Giù ancora in Val TCadlimo. L’innevamento è “magro” e l’uscita lungo il fiume appare come una “ravanata”. Quindi su di nuovo le pelli e con un luuuungo falsopiano in salita riguadagnamo lo spartiacque con la Val Termine. La discesa verso il Lago di Santa Maria regala ancora qualche bella curva prima del piattone fino all’ospizio.
Tempo coperto qualche sprazzo di sole sui pendii esposti a sud, e questo spiega la cattiva visibilità che incontreremo nella parte alta del nostro itinerario (luce bianca, all’origine di alcune spettacolari cadute, per fortuna senza conseguenze). Peccato perchè la neve era bella, ca. 20-25 cm di neve polverosa fresca, e non vi erano tracce!!
Comincia la stagione di sci e….manca la neve dove vogliamo andare!
Non ci lasciamo scoraggiare, cambio meta, direzione Val Bedretto dove, per l’appunto, il manto nevoso non è in gran quantità ma almeno si può fare qualcosa.
Direzione “Bocchetta di Grandinagia”, in ottime condizioni. E che inizio di stagione, una conversione dietro l’altra.
I più “tonici” si dilettano con una seconda salita, Pizzo Cavagnöö e discesa per un canaletto.
Buona la prima, in attesa di tanta neve!
Che settimana! Abbiamo imparato, giocato e sciato tanto. Siamo tornati a a casa tutti (interi) puzzolenti, stanchi e con un po’ di sole e freddo sulla pelle. Un grande grazie ai super OG che hanno partecipato con il loro entusiasmo e a Elia e Nick per questo bel corso! Mattia
Ottimo inizio della stagione invernale per i ragazzi e le ragazze del gruppo giovani!
A Bosco / Gurin abbiamo trovato vento, molto freddo e le piste innevate necessarie per ritrovarci a nostro agio sugli sci e sulla tavola. Abbiamo rivisto alcuni elementi di base della tecnica di sci, per essere più tranquilli durante le escursioni e abbiamo rinfrescato le conoscenze sulle valanghe.
Grazie per la bella giornata, ci vediamo al campo di Natale!
Serata manutenzione sci e pelli
Bellissima gita autunnale su e giù per il Monte Sassalto, Caslano. Meteo splendida e temperatura molto gradevole per la stagione.
Bellissima giornata nella Capriasca. Partenza da Tesserete direzione Condra, passando dal Convento del Bigorio; Proseguiamo per Muscatina e la cima del Monte, dove facciamo una pausa ammirando il panorama autunnale a 360°. Discesa su Gola di Lago, dove pranziamo e un meritato riposo. Nel pomeriggio, discesa sulla sponda destra del fiume capriasca fino a Tesserete, passando da Lelgio, Odogno e Pezzolo.
Arrampicate al caldo a Maccagno palestra il Cinzanino
Castagnata favorita da tempo autunnale bellissimo e caldo. Un piccolo gruppo ha partecipato ad una facile escursione di 90 minuti e poi è salito al Grotto Creda per gustare un buon piatto di affettato e formaggi e le ottime castagne preparate da Ari.
Partenza alle 9.30 da Sonvico per il nostro giro, scendiamo nella valle del Mulino per poi risalire fino ad incrociare la strada che porta a Villa Luganese. Da lì su saliscendi, sotto castagni (buon raccolto) e faggeti, siamo arrivati a Rosone per poi diregersi a Madonna d’Arla. Per una parte del gruppo pranzo al Grotto Arla, il resto pic-nic nella bellissima zona di Pian Pirét. Nel pomeriggio discesa fino a Sonvico, passando dal Monte Roveraccio e dal bellissimo oratorio di San Martino. DIMENTICAVO!!!! Nipote del Christoph di 7 anni GRANDEEEEE FLURINOOOO
Boschi di castagno, imponenti massi rocciosi, pozze e strapiombi hanno fatto da contorno alla bella gita tra Cresciano e Osogna organizzata da Hanni e Nadia. La partenza subito impegnativa su un sentiero ripido (il dislivello era di 380 metri) ci ha portato rapidamente in quota per poi gratificarci su un percorso nel verde, regalandoci scorci sulla Riviera e per coloro che ne hanno approfittato, marroni e castagne a volontà. Il sentiero che collega i due paesi é famoso per il bouldering, praticato da esperti arrampicatori. Per noi Seniori, questi enormi sassi tondeggianti dalle forme curiose hanno solo dato lo spunto per scatenare la nostra fantasia. Bella anche la discesa su Osogna, passando dal panoramico Oratorio di Santa Maria del Castello e dalle cappelle della via Crucis, parentesi storica a conclusione della nostra giornata.
Un simpaticissimo gruppo ha scoperto zone e panorami inusuali a pochi passi da casa grazie ad una giornata perfetta che ci ha regalato colori straordinari. Il “Lupo della Val Colla” non lo abbiamo visto, forse facevamo troppo casino, in compenso non si contavano i laghi e le vette innevate dei 4000 vallesani. Partiti dalla Creda di buon mattino abbiamo salito il Sasso Grande, il Sass di Mont, il Torrione e la Fojorina e visitato gli alpi di Puria di sotto e Mapell facendo su e giu tra innumerevoli valli e correndo sul filo delle creste. Le squisite torte della Capanna Pairolo ci hanno permesso di ritornare alla Creda, punto di partenza dopo più di 10 ore. Talvolta avventurarsi dietro casa riserva bellissime sorprese.
Siamo partiti da Meride in 12 con tempo bellissimo. Abbiamo fatto un giro circolare attorno al San Giorgio, con deviazione fino in vetta. Vista magnifica a 360. Alla fine come da consuetudine tappa per una birretta.
Bella gita con 12 partecipanti. Abbiamo preso un bel po di sole e passato una giornata allegra e culturale
Giornata splendida: Ritrovo a Cioss Prato da dove i 21 iscritti alla gita partono verso Alpe Cruina, lasciando 2 macchine ad All’Acqua.
Arrivati al posteggio alla curva sopra l’alpe Cruina il gruppo di 6 “Camosci” parte verso il lago delle Pigne mentre le 15 “Marmotte” si avviano con passo comodo su un sentiero sassoso e molto variato per raggiungere in 2 ore la Capanna Piansecco per il pranzo.
Alle 14:15, modificando il programma, invece di tornare sullo stesso itinerario a Cruina, tutto i partecipanti scendono verso All’Acqua, da dove partono gli autisti per ricuperare le loro auto mentre il resto del gruppo prosegue per Cioss Prato per dissetarsi.
Alle 16:30 ca. tutti partono per il rientro.
Sabato: colazione con gipfel ancora caldi... offerti gentilmente da Dalila. Allegra salita sotto una timida pioggerella verso la Siedelenhütte. Pranzo in capanna...ma poi il tutto si fa più serio, con istruzione delle manovre di calata da parte del professionista del lavoro alla fune, Enrico. La giornata termina con qualche via di arrampicata sulle falesie adiacenti alla capanna.
Domenica: lungo avvicinamento su vari “sfasciumi” in parte ghiacciati verso il pilastro S/E del Galenstock. In seguito bella e variata arrampicata su roccia solida, baciati dal sole e dal buon umore del gruppo. Successivamente salita al Galengrat e raggiungimento della vetta, in condizioni ottimali, grazie alle nevicate dei giorni precedenti. Discesa dalla lunga e ripida pista delle doppie, ottimamente organizzati. Bella gita di “misto”, mai monotona in un ambiente alpino stupendo.
Un grazie a Sara per il suo prezioso aiuto quale co-capogita e a tutti i partecipanti (numerose le donne!) per la simpatica compagnia e l’ottima preparazione tecnica. Bravi!
Nicola
Il programma originale prevedeva delle traversate ai Mischabel. Fattore umano, condizioni e terreno hanno ci hanno indotto a preferire un bel piano B su roccia e intorno al massiccio del Gottardo. Una scelta azzeccata: dormire in tenda ci ha dato una grande flessibilità nella scelta della cresta migliore per ognuno dei tre giorni, aggiungendo convivialità e avventura che hanno unito un gruppo eterogeneo.
Sabato: bella e frequentata cresta al G. Furkahorn. Menù: risotto presidenziale. Seconda notte all’hotel 1000 stelle del Furka.
Domenica: bella cresta al Pizzo della Valletta, terreno ideale per migliorarsi. Nel pomeriggio interessante visita culturale al Sasso della Pigna. Menù: abbondante aperò e pasta al sugo.
Lunedì: avventurosa cresta al Poncione di Maniò, affrontata in velocità prima della pioggia che non si è presentata. Bagnetto rigenerante al lago delle Pigne.
Grazie mille ai partecipanti e a Gio per i bei momenti in cresta e intorno alle tende, Mattia
Che bello!!! Giornata rigenerante….e rinfrescante in quel del Gottardo. La meteo variabile non ha scoraggiato i nostri piccoli. Un giorno di giochi, divertimento e tante tante tante arrampicate. Bravissimi tutti.
09:30 5 seniori e due giovani, accompagnati da un cane, partono da Nante. Il cielo è coperto. Ha piovuto durante la notte, ma adesso è asciuto e le previsioni danno temporali per le 13:15,
Tranquillamente ariviamo all’Alpe Nuova e proseguiamo per Giof. All’inizio dell’ultima discesa: ecco le prime goccie, Vanessa e Elia continuano per il nucleo. Gli altri ritornano verso l’Alpe Nuova.
In vista del paese di Nante comincia una leggera pioggia e, invece del pranzo al sacco, ci rifugiamo al Caseificio di Airolo per una croute au fromage. Rientro da Airolo alle 14:00.
Una gita facile in un bel paesaggio!
Incredibile colpo di fortuna: arrivati a Rosone gocciolava, salendo il canalone era bagnato, arrivati al Sasso Palazzo la roccia era asciutta!
Così abbiamo arrampicato finché è ricominciato a piovere: niente di grave, si sarebbe potuto forse arrampicare mezz’ora in più …
Compimneti agli intrepidi che non si sono lasciati intimorire dai nuvoloni ...
Prima gita alpinistica dell’anno con gli OG del CAS Ticino
La camminata comincia al parcheggio della Göscheneralp alle sette circa. Dopo la traversata della diga del Göscheneralpsee prendiamo un sentiero bianco rosso che costeggia il lago. Camminiamo circa mezz’ora e prendiamo un sentiero bianco blu in una valle laterale che percorriamo fino all’Älprigensee a 2510 m.s.l.m.
Una volta giunti al laghetto abbandoniamo il sentiero ed entriamo nella valle laterale del Blauberggletscher, che ci porta alla nostra meta, il Müeterlishorn. Percorriamo tutta la valle in salita, camminando sia sui nevai, aiutandoci con la picozza, che nella pietraia. Una volta raggiunta la parete di roccia sotto la cresta ci incordiamo e percorriamo un canale in ripida salita che ci porta sulla cresta. Da qui continuiamo la nostra scalata, con passaggi di arrampicata divertente, fino alla vetta del Müeterlishorn a 3058 m.s.l.m. Tornando a valle prendiamo la via invernale, cresta EST, che ci riporta nel nevaio e successivamente, seguendo lo stesso percorso dell’andata, torniamo al parcheggio.
Complimenti ai monitori e a tutti i ragazzi...Alcuni di loro per la prima volta su una vetta di 3000 m!!
Partenza da Cabbio in 5. saliamo al rifugio Prabello completamente nei boschi di castagno, poi di faggio. Dopo una pausetta fino alla vetta del Sasso Gordona, con vista a 360.
Al ritorno abbiamo cambiato itinerario, su consiglio della Cetta. Passando dall’Alpe del Corno e dalla magnifica Uggine, il più bel paese della valle, fino a Cabbio
Terza uscita serale ai Denti della Vecchia.
I sette intrepidi si sono cimentati sulle verticali pareti della Paretina dei Chiodi.
Malgrado si sentissero i tuoni, oggi siamo rimasti asciutti e abbiamo potuto arrampicare fino all’imbrunire…
Complimenti a tutti!
Partenza da Cimadera alle ore 9.10 con bel tempo. Prima sosta presso la cappella in zona Prato Bello sopra Cimadera. Poi proseguimento senza fermata fino alla quota 1‘600 m per fare una breve pausa.
Successivamente, Il cielo si é oscurato ed é caduta qualche goccia di acqua. Abbiamo constatato numerose piante di rose alpine seccate. Dopo la bocchetta abbiamo preso il sentiero ripido (parte sinistra) e abbiamo raggiunto la vetta senza difficoltà (1‘810m) alle ore 11.15 ca.
Fausto Cattalini (Co-capo gita) ha scritto il nostro gruppo nel libro di vetta. Breve sosta e subito discesa dal versante italiano fino alla bocchetta. Qui ci siamo fermati per il pranzo, con un tempo splendido e caldo.
Dopo pranzo siamo ripartiti dalla parte italiana, fino al passo Pairolo. Alla capanna Pairolo abbiamo preso uno spuntino meritato. Rientro a Cimadera verso le ore 15.30.
Nessun partecipante ha avuto problemi tecnici; tutti i 13 partecipanti hanno confermato che é stata una bella gita.
Partenza da Cimadera alle ore 9.10 con bel tempo. Prima sosta presso la cappella in zona Prato Bello sopra Cimadera. Poi proseguimento senza fermata fino alla quota 1‘600 m per fare una breve pausa.
Successivamente, Il cielo si é oscurato ed é caduta qualche goccia di acqua. Abbiamo constatato numerose piante di rose alpine seccate. Dopo la bocchetta abbiamo preso il sentiero ripido (parte sinistra) e abbiamo raggiunto la vetta senza difficoltà (1‘810m) alle ore 11.15 ca.
Fausto Cattalini (Co-capo gita) ha scritto il nostro gruppo nel libro di vetta. Breve sosta e subito discesa dal versante italiano fino alla bocchetta. Qui ci siamo fermati per il pranzo, con un tempo splendido e caldo.
Dopo pranzo siamo ripartiti dalla parte italiana, fino al passo Pairolo. Alla capanna Pairolo abbiamo preso uno spuntino meritato. Rientro a Cimadera verso le ore 15.30.
Nessun partecipante ha avuto problemi tecnici; tutti i 13 partecipanti hanno confermato che é stata una bella gita.
Prima uscita del ciclo di arrampicate serali ai Denti della Vecchia. La roccia del Badin è stata tritata in lungo ed in largo, per terminare con una meritata birra alla capanna Pairolo prima di ridiscendere al piano….
Complimenti a tutti i partecipanti per l’ottima prima uscita. Arrivederci a mercoledì prossimo!
Siamo in 13 . Saliamo a Foppa con le cabine dove il sole splende; ci incamminiamo come da programma verso alpe Duragno, cima Camusio ,dove i colori della vegetazione passano dal verde ad un color bronzo, per poi raggiungere la vetta del monte Tamaro a mezzogiorno; lì ci godiamo il panorama e pranziamo, ma come capita spesso, le nubi vengono a infastidire il sole e siamo costretti a coprirci e a rimetterci in moto; scendiamo dall’altro versante verso alpe Neggia e ritorniamo alla capanna Tamaro dove ci fermiamo per una meritata pausa ristoratrice; il sole e le nubi sono in continua lotta e noi dobbiamo adeguarci di conseguenza. Non può mancare, prima di ridescendere a Rivera, una visita alla chiesa progettata da Mario Botta. Bel giro e partecipanti soddisfatti!
No, non fatevi trarre in inganno!!! Ci siamo meritati quanto vedete nelle foto stando appesi come salami per ore giocando con corde e cordini….
Prima serata offerta a monitori e affini allo scopo di aggiornare/stimolare/ringraziare/….. per il lavoro svolto e il tempo che dedicano costantemente alla sezione.
Buona la prima…….. a settimana prossima
Prima uscita del corso base di arrampicata su roccia. Con base nel locarnese 2 giornate di formazione. Prima mattina uggiosa, poi il sole ci ha graziati e scaldati fino a bruciarci.
Ottimo livello e ambiente creato da partecipanti e monitori mooooolto motivati.
A tra poco per la prossima uscita
La meta della gita è stata cambiata. Al posto di andare al Mittaghorn abbiamo deciso di cambiare e andare al Sustenhorn perchè l’accesso alla capanna Tierbergli dava più garanzie di sicurezza rispetto a raggiungere la capanna Hollandia dallo Jungfraujoch con una giornata di brutto tempo. Dei 12 partecipanti iscritti solo Floriana Cremasco era assente perché malata. Sabato tempo brutto e nevisco per raggiungere la capanna. Domenica tutti i partecipanti hanno raggiunto la cima del Sustenhorn in condizioni di tempo e nivologiche perfette (sabato e domenica sono caduti 15-20 cm di neve). Grado pericolo 2. Svolgimento della gita senza nessun problema particolare.
La meta della gita è stata cambiata. Al ...
Aprile tempo pazzerello…. prima gita famigliare dell’anno dopo un inverno di sole……. al coperto.
Va benissimo anche così…. tutti divertiti e sempre più appassionati…. alla prossima in estate
Scritto da Sigfrid – Partecipante
L’ultima uscita in racchette della stagione invernale 2022 organizzata dal CAS Ticino ha avuto luogo il 3 aprile e avrebbe dovuto originariamente svolgersi in Mesolcina, raggiungendo la Cima delle Cicogne. A causa del particolare inverno, però, il capo gita, che non aveva voglia di andare a raccogliere le margherite, ha modificato la destinazione proponendo un’uscita simpatica al Piz Cavradi, montagna che si trova nel cantone dei Grigioni con vetta a 2614 m slm.
A rendere la giornata ancora più simpatica è stata la decisione di raggiungere il passo dell'Oberalp, punto di partenza dell’escursione, solamente tramite mezzi pubblici a basso impatto ambientale. Per fare questo però è stato necessario prendere la bellezza di quattro treni che, nel mio caso, sono stati Lugano Pardiso – Bellinzona – Göschenen – Andermatt – Oberalp con conseguente partenza alle 6:20. Grazie capo gita!
Alla partenza la giornata prometteva bene con un cielo quasi completamente terso ed il sole che iniziava a fare capolino tra le montagne. Passato però il San Gottardo la meteo è cambiata completamente ed a Göschenen ci hanno accolto una nebbia fitta ed una debole nevicata. Queste condizioni, non certo idilliache, ci hanno accompagnati non solo fino al passo dell'Oberalp ma anche per la prima parte della salita verso la capanna Maighels (2310 m slm) che abbiamo raggiunto, senza troppe difficoltà, in un paio d’ore di cammino.
Il panorama dalla capanna è da togliere il respiro. Difronte a noi la lunga valle di Maighels completamente imbiancata e baciata da un sole splendido e un cielo blu. Pausetta caffe e tortino e poi….
Dalla capanna però il pendio è diventato notevolmente più ripido e la camminata si è trasformata in una “scarpinata in ciaspole” sempre più impegnativa soprattutto per chi, come me, passa le proprie giornate seduto davanti ad un computer. Dando fondo a tutte le mie energie, sono comunque riuscito a chiudere il gruppo in cima al Piz Cavradi.
Dopo aver consumato un pasto frugale, abbiamo iniziato la discesa verso Tschamut. La discesa, tecnica ed impegnativa, è stata rallegrata da diverse scivolate, più o meno volute, da parte dei partecipanti all’escursione ma soprattutto, dall’incontro che gli “apripista” hanno avuto con un fagiano di monte. Dopo più di due ore dalla partenza dalla vetta, abbiamo raggiunto la stazione di Tschamut con una ventina di minuti di anticipo rispetto al passaggio del primo di una lunga serie di treni che ci avrebbe riportato a casa. Si coglie l’occasione per un brindisi di chiusura stagione racchette con il CAS Ticino.
Nonostante le previsioni meteo non del tutto incoraggianti, la giornata si è rivelata essere la più che degna conclusione della mia prima stagione di racchette in Ticino e sarà sicuramente un gradevole ricordo nei mesi estivi in attesa della stagione invernale 2023.
Le prospettive non erano proprio delle migliori: previsioni del tempo tendenti al bruttino e neve sul posto poca...
Prima di partire nostri capogita ci invitano a prevedere ina uto anche dell’attrezzatura alternativa: terme, arrampicata...
E chi l'avrebbe detto? Non c’è stato bisono di alternative !!!
La neve ha fatto capolino e dal cilindro sono state tirate fuori delle belle gite, baciate almeno in parte dal sole e un’ottima neve per la discesa.
Le gite a stella nella Binntal sono state ben apprezzate dai partecipanti. Le calorie spese durante il giorno sempre ben recuperate dall'ottima cucina di Ernst e Ursula.
Le emozioni non sono mancate e i partecipanti già aspettano con ansia la proposta per l'anno prossimo.
Grazie a Stellino e Stefano e a tutti i bravissimi tracciatori.
Prima tranquilla e simpatica passeggiata dopo le uscite invernali;
Siamo partiti da Bioggio per salire a Cademario seguendo la strada dei ronchi per poi raggiungere la chiesetta di San Bernardo e di seguito la chiesa di Santa Maria d’Iseo punti panoramici con vista imprendibile sia sulle montagne , sia sul lago Ceresio .Ambiente e clima molto primaverili per la soddisfazione di tutti i 14 partecipanti!
Gita sostitutiva del Poncione di Sambuco… e che sostituzione!!
Il poco innevamento di quest'anno in Ticino non è per forza un problema: ci permette di cercare e trovare posti nuovi davvero interessanti.
Il viaggio è un po' più lungo ma di buona lena tra chiacchiere e risate… ma anche silenzi persi nei propri pensieri, saliamo con ritmo costante i pendii mai troppo ripidi circondati da splendidi panorami.
La vista in vetta è da wow!! La discesa ci riserva bei tratti di polvere tanto da farci ripellare per raggiungere un "mottarucco" senza nome per poi gustarci un bel pendio che non ha deluso le aspettative.
Felici e entusiasti, all'arrivo, ci ritagliamo un momento conviviale perché... Ogni scusa è buona per festeggiare. ;)
Grazie a tutti ed un arrivederci alla prossima!
Scritto da Federica – Partecipante
Venerdì 4 marzo, giorno previsto per la partenza dell’ultimo nostro week end del corso racchette 2021-2022, tema dell’ultima usciata “il fattore umano”.
Il ritrovo per noi “momò” è alle ore 19 al solito parcheggio, il morale è alto e siamo felici di partire.
Siamo solo dispiaciuti per alcune persone che non potranno partecipare, ma li portiamo con noi nei nostri pensieri.
Arrivo a Domodossola, cena, risate, sorrisi e pernottamento in un bellissimo B&B
La mattina successiva ci spostiamo verso il passo del Sempione dove divisi in gruppi da 4 pianifichiamo quella che sarà secondo noi la gita di domenica.
Io sono di gruppo con Marco, Roberto e Riccardo insieme decidiamo una meta, quella che riteniamo più fattibile, di buona lena iniziamo la pianificazione. Utilizzando i mezzi a nostra disposizione riusciamo a fare una pianificazione in linea anche con gli altri due gruppi.
…. E via si parte verso Chastelegga, meta prevista per la gita di sabato 5 marzo (gita pianificata individualmente a casa). Questa volta siamo soli senza nessuno che ci dica dove andare e incontriamo sulla via Anna che da sola vuole avventurarsi anche lei verso la nostra destinazione.
La invitiamo ad aggregarsi a noi e lei ci mette subito alla prova, con domande e azioni trabocchetto.
Questo esercizio è stato molto utile e ci ha fatto capire concretamente cosa fare prima di partire, durante e soprattutto cosa non fare.
Durante la serata infatti da parte dei monitori sono state evidenziate delle problematiche emerse durante la giornata, siamo stati bravi ma con margine di miglioramentoJ
Dopo una bella dormita all’ospizio del Sempione domenica mattina si decide per un giro intorno allo Straffulgrat, non proprio ad anello perché impiegheremmo troppo tempo, ma saliremo intorno ai 2579 metri (Inneri Nanzlicke) fino ai 2601 del Usseri Nanzlicke, per poi riscendere dalla stessa via dell’andata.
Anche qui torniamo a mettere in pratica quello che ci è stato insegnato e abbiamo simulato un vero e proprio seppellimento, con tanto di buco profondo e corpo sepolto.
Ognuno di noi ha raccontato la propria esperienza, chi ha avuto più sangue freddo e chi invece ha voluto farsi disseppellito subito.
Gita molto bella, anche se per me molto impegnativa, poca neve ma panorama mozzafiato.
Concludo dicendo che questo corso mi ha dato tanto, mi ha permesso di conoscere persone davvero speciali, simpatiche e di cuore.
Volevo ringraziare tutti i monitori che si sono messi a disposizione, in particolare Anna ed Elisa, due splendide ragazze piene di voglia di condividere e simpatia. Grazie davvero per tutto e complimenti davvero.
Ma il ringraziamento più grande va a Pierre che è davvero un ottimo insegnante e motivatore. Ogni preoccupazione, dubbio e difficoltà è stato gestito alla grande e personalmente ho concluso il mio corso racchette con una consapevolezza maggiore e una voglia ancora più grande di fare uscite sulla neve, anche a costo di fare una gran fatica Federica J
Federica