Fra una goccia di pioggia e l’altra siamo riusciti a svolgere regolarmente la prima serata del ciclo di arrampicate serali del mercoledì ai Denti della Vecchia: tutti hanno arrampicato di gusto sulle rocce del settore Badin.
Complimenti agli 8 intrepidi partecipanti.
Da Leontica abbiamo seguito il sentiero che conduce alla ormai famosa “ pozza del Felice”. Luogo dove Felice (protagonista realmente vissuto del romanzo di Fabio Andina “la pozza del Felice”), un vecchio e saggio montanaro, filosofo e vegetariano, faceva il bagno nel torrente estate e inverno . Visto che a nessuno di noi di fronte alla pozza è venuta la voglia di emularlo abbiamo proseguito la nostra passeggiata e dopo un’oretta circa siamo arrivati sopra Cancorì dove abbiamo pranzato. Da lì siamo scesi alla chiesa di San Carlo Negrentino dove il simpatico e gentile custode ci ha fatto da Cicerone. Eravamo in undici ; meteo:meglio del previsto, senza pioggia e con qualche momento di sole.
finalmente primavera. giornata uggiosa, tutti in palestra a Olivone.
Giornata passata tra corde e parco giochi.
Tutte le generazioni rappresentate. Bellissima esperienza arricchente per tutti
Aggiornamento ben riuscito. Ottima collaborazione con la guida. Monitori tutti soddisfatti
Oggi in 11 seniores più un nipote abbiamo percorso la via del mercato che ci ha condotti da Camedo, raggiunto con la Centovallina, a Intragna . Il tragitto si snoda su un sentiero variegato e abbastanza impegnativo che attraversa dopo un continuo su e giù diversi torrenti di queste Centovalli sempre con vista sul Ghiridone ancora innevato
Malgrado la meteo incerta e birichina, ci siamo recati al Mottarone per arrampicare sullo splendido granito rosa. Le belle vie multitiro hanno soddisfatto le attese ed una volta consumato per bene le pedule siamo andati al campeggio per grigliate in compagnia. La domenica è iniziata bagnata e quindi dopo una visita a Stresa si è tornati a casa.
Escursione posticipata di un giorno per avere condizioni meteo favorevoli. Un po’ di storia : LINEA CADORNA è la denominazione ufficiale con la quale oggi si identifica il sistema di fortificazioni costruito lungo il confine italo-svizzero tra l’estate del 1915 e la primavera del 1918, durante il primo conflitto mondiale, nel momento in cui si ebbe timore che, penetrando dai valichi alpini delle Alpi centrali svizzere, le truppe austro-tedesche potessero in breve tempo raggiungere ed occupare i centri nevralgici industriali ed economici dell’Italia. Di fortificazioni e trincee se ne trovano quindi parecchie poco oltre il confine.Noi siamo andati A Cassano Valcuvia ,poco dopo PonteTresa, dove un gruppo di volontari ha sistemato e mantiene ben curato un itinerario ad anello che ci ha permesso di percorrere trincee , gallerie e fortificazioni . Da Cassano siamo saliti fino al monte San Martino dove sorge l’omonima chiesa e da dove si gode uno splendido panorama, sia sul lago Maggiore sia verso Milano. La giornata odierna, se pur ventilata, ci ha concesso però una ottima visibilità tanto da scorgere da lassù perfino i grattacieli di Milano. Noi tutti , equipaggiati di pila frontale, abbiamo percorso con una certa trepidazione i vari tratti di gallerie e fortificazioni che l’itinerario prevedeva. La passeggiata è stata impegnativa, istruttiva ed emozionante!
Far buon viso a inverno povero ?
potrebbe essere un nuovo proverbio, assieme a un “chi si accontenta, gode”
oppure “chi non risica, non rosica”
Yoyò-Tour !!!
Val Bedretto, polverella d’aprile !!!
Cassano Valcuvia ,visita trincee e fortificazioni linea Cadorna : meteo sfavorevole. Più a nord : coperto, qualche schiarita e forse debole pioggia solo nel pomeriggio. Allora decidiamo, iscritti tutti d’accordo, di andare in Mesolcina ; giro ad anello partendo da Leggia , salire a Santa Maria in Calanca passando da Verdabbio e scendere a Grono. Scelta azzeccata che ci ha permesso di trascorrere una simpatica e piacevole giornata in compagnia.
Novità del 2023 per il programma CAS: la prima uscita di boulder! La giornata si è svolta a Brione in diversi settori, tra cui il famoso Molonk. Mentre noi affrontavamo blocchi fino al 6c, boulderisti da mezza europa si cimentavano su tiri di 7c e oltre. Nel tardo pomeriggio, esaurite le forze e soprattutto la pelle sotto ai polpastrelli, una bella panachè di rito non poteva certo mancare. Un grazie a tutti i partecipanti super motiviati! Il prossimo appuntamento è previsto per fine ottobre a Cresciano, iscrivetevi!
Risate, sudate, curvate…
Di tutto un pò durante il fine settimana allungato in terra retica.
L’innevamento un pò al limite non ha del tutto fermato capigita e partecipanti: qualche ripiego invece della cima annunciata al mattino, qualche alternativa, qualche riga in più sul fondo degli sci, ma anche tanta soddisfazione a gita conclusa!
Bella gita tranquilla piaciuta a tutti i 15 partecipanti ! Salita da Riva SanVitale piuttosto ripida ! Ma poi abbiamo potuto ammirare la bella piana di Meride ! Sosta in piazza x un caffe ‘ e poi visita al sito archeologico di Tremona con pic-nic in loco !
Tranquilla discesa su Rancate e ritorno su Riva costeggiando il Laveggio ! Prima del ritorno tutti in compagnia a sorseggiare una birra allo Svizzero di Capolago !
Sabato abbiamo fatto diverse discese nel “pauderone” nei boschetti sul lato Nord e siamo poi risaliti in Piansecco (capanna più sicura con una situazione valnghiva complicata).
Domenica abbiamo tracciato nella tempesta, con il sole, con la tempesta e con il sole di nuovo. Neve perfetta, visibilità scarsa.
Grazie a tutti e a tutte per questo bel weekend in banda!
Da Spluegen, saliamo lungo la strada del passo sino all’ospizio. Poi con un lungo traverso raggiungiamo Alpetli (2215m), punto di arrivo dell’ultima seggiovia. Scendiamo lungo la pista, le condizioni di neve (caldo!!) sconsigliano una discesa fuori pista. Condizioni meteo ottime, la neve c’è ma pesante.
Purtroppo per mancanza di neve rinunciamo alla prevista ciaspolata che però sostituiamo con una piacevole escursione sul sentiero della collina alta di Locarno. Ci troviamo alla stazione di Lugano ,siamo in sedici, da dove con il treno in meno di mezz’ora arriviamo a Locarno. Dedichiamo la prima parte della nostra gita alla salita e alla visita del santuario della Madonna del Sasso , un sacro monte simile ad altri che sorgono sulle rive piemontesi del lago Maggiore: incredibile ma qualcuno di noi non c’era mai stato! La seconda parte del nostro tragitto segue il sentiero della collina alta che da Locarno Monti conduce a Contra passando dalla “capèla rota “ ,dove abbiamo pranzato, dal ponte romano del Sipp e da Tendrasca . Tracciato sicuramente molto panoramico ma oggi la vista è in parte preclusa dalle nuvole basse e dalla foschia. Non ci resta che scendere a Tenero dove riprendiamo il treno che in un baleno ci riporta a Lugano . Facile e bella gita che ci ha anche concesso quattro “chiacchiere “ in allegra compagnia.
Surettasee Splügen 2272 mt.(ex Cufercalhütte)
La gita, inizialmente programmata per raggiungere la capanna Cufercalhütte, è stata saggiamente spostata da Cinzia di qualche km per puntare al giro dei laghetti al Surettasee, vista la quasi assoluta mancanza di neve sui versanti sud.
Il ritrovo alle 08:30 al parcheggio a Splügen dei ben 15 partecipanti conferma il sempre maggior numero di appassionati della camminata invernale.
Ci si addentra nel bosco seguendo le orme di Ivan; tratti innevati si alternano a quelli scabri in cui bisogna evitare le pietre per non rovinarsi le punte, ed infine passando a tratti completamente ghiacciati. Il passo è deciso e si mantiene 300 m/ora, un ritmo da manuale considerando il grande gruppo di ciaspolatrici/tori.
Usciti dal bosco ci si gode una meritata pausa thè, il sole è timido ma lo spirito è alto.
Il pendio si irripidisce e si sale con passo più lento, questo ci permette di godere del panorama e aver passo sicuro, il che non guasta. I primi laghetti ghiacciati non tardano ad arrivare, il vento si alza ma il sole cocente ci permette di allungare brevemente il percorso.
Il pranzo lo si gusta in quel bellissimo anfiteatro naturale in cui il lago fa da spettacolo e noi gli unici in platea.
Fatte le foto di rito "modello ciaspolatori goliardici", ci si incammina verso valle facendo attenzione a non scivolare nei pendii più ripidi dove la neve incomincia ad essere un po’ bagnata.
Il percorso del ritorno è il medesimo dell’andata e si arriva a valle in assoluta tranquillità, dopo esattamente 5 ore dalla partenza della mattina ma con tanta sete di birra.
Il percorso era semplice, il dislivello era modesto ma la giornata è stata fantastica grazie soprattutto allo spirito di amicizia e divertimento che unisce il gruppo. Come Ivan ha fatto notare, "niente strette di mano, solo abbracci".
Scritto da Roberto Sigon
Venerdì 17!! Partenza da Soresina in orario, tappa ad Aquila? L’auto del Gin si rifiuta di proseguire. Niente male. Il primo gruppo si avvia per Camperio e dopo un caffè si parte per Gorda. Il secondo, dopo attesa del soccorso riparte con un mezzo di cortesia e raggiunge la partenza. Noi ci incamminiamo senza difficoltà, poca neve sul tracciato fino alla capanna, gruppo del Gin dopo ca 1 ora, ci raggiunge. Speedy!! Pranzo e discesa e tanto tapelà. Ritrovo per merenda alla cascina del nostro PRES ad Acquarossa. Grazie Chino!
Causa condizioni di neve cattive, cambio programma. Da All’Acqua, temperatura -14°, brrrr, saliamo verso la Capanna Piansecco e siamo presto raggiunti dal sole che subito ci scalda. Lungo il sentiero vi è veramente poca neve, in alcuni, per fortuna pochi tratti, dobbiamo togliere gli sci. Dalla Capanna via le condizioni cambiano radicalmente, uno strato di neve polverosissima ci accompagna fino alla quota 2364 oltre il lago delle Pigne che raggiungiamo verso le 12.30, just-in-time per il classico panino e foto alla meta. La temperatura è ok, non c’è vento, lo sguardo spazia su tutta la valle, giornata di bellissimo tempo. Per pendii immacolati, raggiungiamo le tracce che scendono dalla bassa di Forcella e poi giù fino alla strada del passo. Troviamo ovunque una bella neve, polverosa leggera sui pendii non esposti direttamente al sole, un po’ più pesante su quelli esposti.
Da previsioni la meteo e le condizioni sembravano complicate, ma il richiamo dei manicaretti del buon Manu era troppo forte.
Nonostante un inizio ventoso, la neve così così, ottima gita nella regione del Cristallina.
Una leggenda narra che il sole e la luna sono sempre stati innamorati ma che non possono mai stare assieme visto che la luna si alza proprio al tramonto del sole.
Ieri lo abbiamo appurato alla cima di Medeglia: saliti baciati dal sole e rientrati, dopo un lauto aperò, illuminati dal chiaror della luna piena.
Tragitto ben preparato con il gatto delle nevi – neve poca ma bella su tutto il tracciato senza necessità di “inforcare” le racchette.
Tempo bello – temperatura a Nante -4 senza vento – lungo il tracciato alcune zone ben soleggiate ma il tragitto è prevalentemente in ombra, ciò che ha mantenuto la neve senza zone o tratti ghiacciati.
Una gita particolare per il CAS Ticino, i capigita poco attivi nella sezione e la maggior parte dei partecipanti nuovi o anche loro poco attivi, quasi nessuno già si conosceva.
La gita presentava un notevole sforzo fisico e dopo qualche cambio di ritmo e qualche distaccamento dei nuovi OG abbiamo trovato la nostra velocità di salita, molto di più spinta di quel che normalmente accade in una gita CAS. Il cambio sci/ramponi é stato fortunatamente velocissimo visto le fredde temperature e così siamo giunti in cima, non tutti, ma la maggior parte. Poi una discesa con qualche bella curva in neve polverosa e birretta finale.
Anche la meteo era dalla nostra parte, una gran bella giornata, non si sarebbe mai detto visto il tempo a Realp.
Felice di aver visto qualche nuovo giovane motivato e grazie a Riki e Passa per essersene presi cura!
Uscita Racchette CAS 22 gennaio 2023
L’uscita CAS del 22 gennaio 2023 era prevista sul pizzo Leone, ma purtroppo per mancanza di neve i capigita hanno deciso per un’altra meta: Passo Colombe e Passo Del Sole in Valle di Blenio sul passo del Lucomagno.
La giornata e soleggiata ma molto ventosa. Il vento soffia forte e la temperatura alla partenza sono molto basse ( -10).
L’umore del gruppo è comunque alto e siamo tutti molto motivati.
Iniziamo a salire con il vento che ci congela la faccia, piano piano arriviamo a vedere il passo delle Colombe ma i capigita decidono che per via del vento si è accumulata troppa neve sui pendi e il pericolo valanghe è maggiore. Per questo motivo decidono di cambiare il giro tenendoci più bassi.
Percorso facile ma molto suggestivo.
Mangiamo in una parte riparata dal vento e ritorniamo pino piano alle auto.
Questa è stata per Nicolò la prima uscita come aiuto e capogita, ha fatto un ottimo lavoro. Ha tenuto il gruppo unito e con un passo lento adatto a tutti.
Dai feedback a fine giornata per tutti la gita è stata molto bella, l’unica nota è che visto che si è cambiato programma cammin facendo sarebbe stato meglio informare tutto il gruppo sulla nuova destinazione.
Bravo Nick e bravo Pierre, grazie
Federica Davitti
Prima uscita del corso freeride nella regione Diavolezza-Lagalb. Malgrado la neve non abbondante, siamo riusciti a fare diverse discese e belle curve in neve fresca, anche se, ahimé, qualche sasso l’abbiamo preso tutti. Complimenti a tutti e arrivederci alle prossime uscite.
Meteo Carì ore 9.45 : soleggiato, temperatura -9 e vento gelido da nord. Siamo in undici e dopo aver sistemato ai piedi le ciaspole o i ramponcini ci siamo diretti seguendo il tracciato (no 955 SvizzeraMobile) , ben segnalato , in direzione di Predelp. Nel bosco meno vento ma tanti tratti senza neve che hanno impegnato quelli con le ciaspole a districarsi tra radici , sassi e rami. In zona Tic Cattaneo pausa: bevanda calda e barretta ; poi si riparte e finalmente si sale verso Brusada ; su questo tratto di neve ce n’é un po’ di più ma il vento ha increspato tutto il manto nevoso. Arriviamo verso le 12.45 al ristorante. Rifocillati e ben riscaldati verso le 13.30 ritorniamo a Carì passando da Carì di dentro. Un plauso ai temerari e coraggiosi partecipanti.
Piz Malèr, un bel nome, una bella gita. Che purtroppo rimandiamo a tempi migliori...l’innevamento è troppo scarso in zona.
Qualche giretto di perlustrazione dei capigita permette di scovare un angolo che non sia “dei soliti”, con l’ambizione di essere in giro “da soli” (se da soli può essere definito un gruppo di 20 persone).
Detto fatto: Val Cadlimo dal Lucomagno. Zona poco frequentata con un innevamento per lo meno sufficiente.
Tema della gita: gita a yoyò !!!
Dal Lucomagno seguiamo il lago, saliamo all’inizio della Val Termine, entriamo in Val Cadlimo e ci portiamo alla prima cima della giornata: lo Schenadüi. Via le pelli e parte la ricerca della neve migliore, evitando i sassi peggiori. Sul fondovalle si ripella, direzione Piz Corandoni. Da qui la vista sulla Val Piora è impagabile e particolare. Giù ancora in Val TCadlimo. L’innevamento è “magro” e l’uscita lungo il fiume appare come una “ravanata”. Quindi su di nuovo le pelli e con un luuuungo falsopiano in salita riguadagnamo lo spartiacque con la Val Termine. La discesa verso il Lago di Santa Maria regala ancora qualche bella curva prima del piattone fino all’ospizio.
Tempo coperto qualche sprazzo di sole sui pendii esposti a sud, e questo spiega la cattiva visibilità che incontreremo nella parte alta del nostro itinerario (luce bianca, all’origine di alcune spettacolari cadute, per fortuna senza conseguenze). Peccato perchè la neve era bella, ca. 20-25 cm di neve polverosa fresca, e non vi erano tracce!!
Comincia la stagione di sci e….manca la neve dove vogliamo andare!
Non ci lasciamo scoraggiare, cambio meta, direzione Val Bedretto dove, per l’appunto, il manto nevoso non è in gran quantità ma almeno si può fare qualcosa.
Direzione “Bocchetta di Grandinagia”, in ottime condizioni. E che inizio di stagione, una conversione dietro l’altra.
I più “tonici” si dilettano con una seconda salita, Pizzo Cavagnöö e discesa per un canaletto.
Buona la prima, in attesa di tanta neve!
Che settimana! Abbiamo imparato, giocato e sciato tanto. Siamo tornati a a casa tutti (interi) puzzolenti, stanchi e con un po’ di sole e freddo sulla pelle. Un grande grazie ai super OG che hanno partecipato con il loro entusiasmo e a Elia e Nick per questo bel corso! Mattia
Ottimo inizio della stagione invernale per i ragazzi e le ragazze del gruppo giovani!
A Bosco / Gurin abbiamo trovato vento, molto freddo e le piste innevate necessarie per ritrovarci a nostro agio sugli sci e sulla tavola. Abbiamo rivisto alcuni elementi di base della tecnica di sci, per essere più tranquilli durante le escursioni e abbiamo rinfrescato le conoscenze sulle valanghe.
Grazie per la bella giornata, ci vediamo al campo di Natale!
Serata manutenzione sci e pelli
Bellissima gita autunnale su e giù per il Monte Sassalto, Caslano. Meteo splendida e temperatura molto gradevole per la stagione.
Bellissima giornata nella Capriasca. Partenza da Tesserete direzione Condra, passando dal Convento del Bigorio; Proseguiamo per Muscatina e la cima del Monte, dove facciamo una pausa ammirando il panorama autunnale a 360°. Discesa su Gola di Lago, dove pranziamo e un meritato riposo. Nel pomeriggio, discesa sulla sponda destra del fiume capriasca fino a Tesserete, passando da Lelgio, Odogno e Pezzolo.
Arrampicate al caldo a Maccagno palestra il Cinzanino
Castagnata favorita da tempo autunnale bellissimo e caldo. Un piccolo gruppo ha partecipato ad una facile escursione di 90 minuti e poi è salito al Grotto Creda per gustare un buon piatto di affettato e formaggi e le ottime castagne preparate da Ari.
Partenza alle 9.30 da Sonvico per il nostro giro, scendiamo nella valle del Mulino per poi risalire fino ad incrociare la strada che porta a Villa Luganese. Da lì su saliscendi, sotto castagni (buon raccolto) e faggeti, siamo arrivati a Rosone per poi diregersi a Madonna d’Arla. Per una parte del gruppo pranzo al Grotto Arla, il resto pic-nic nella bellissima zona di Pian Pirét. Nel pomeriggio discesa fino a Sonvico, passando dal Monte Roveraccio e dal bellissimo oratorio di San Martino. DIMENTICAVO!!!! Nipote del Christoph di 7 anni GRANDEEEEE FLURINOOOO
Boschi di castagno, imponenti massi rocciosi, pozze e strapiombi hanno fatto da contorno alla bella gita tra Cresciano e Osogna organizzata da Hanni e Nadia. La partenza subito impegnativa su un sentiero ripido (il dislivello era di 380 metri) ci ha portato rapidamente in quota per poi gratificarci su un percorso nel verde, regalandoci scorci sulla Riviera e per coloro che ne hanno approfittato, marroni e castagne a volontà. Il sentiero che collega i due paesi é famoso per il bouldering, praticato da esperti arrampicatori. Per noi Seniori, questi enormi sassi tondeggianti dalle forme curiose hanno solo dato lo spunto per scatenare la nostra fantasia. Bella anche la discesa su Osogna, passando dal panoramico Oratorio di Santa Maria del Castello e dalle cappelle della via Crucis, parentesi storica a conclusione della nostra giornata.
Un simpaticissimo gruppo ha scoperto zone e panorami inusuali a pochi passi da casa grazie ad una giornata perfetta che ci ha regalato colori straordinari. Il “Lupo della Val Colla” non lo abbiamo visto, forse facevamo troppo casino, in compenso non si contavano i laghi e le vette innevate dei 4000 vallesani. Partiti dalla Creda di buon mattino abbiamo salito il Sasso Grande, il Sass di Mont, il Torrione e la Fojorina e visitato gli alpi di Puria di sotto e Mapell facendo su e giu tra innumerevoli valli e correndo sul filo delle creste. Le squisite torte della Capanna Pairolo ci hanno permesso di ritornare alla Creda, punto di partenza dopo più di 10 ore. Talvolta avventurarsi dietro casa riserva bellissime sorprese.
Siamo partiti da Meride in 12 con tempo bellissimo. Abbiamo fatto un giro circolare attorno al San Giorgio, con deviazione fino in vetta. Vista magnifica a 360. Alla fine come da consuetudine tappa per una birretta.
Bella gita con 12 partecipanti. Abbiamo preso un bel po di sole e passato una giornata allegra e culturale
Giornata splendida: Ritrovo a Cioss Prato da dove i 21 iscritti alla gita partono verso Alpe Cruina, lasciando 2 macchine ad All’Acqua.
Arrivati al posteggio alla curva sopra l’alpe Cruina il gruppo di 6 “Camosci” parte verso il lago delle Pigne mentre le 15 “Marmotte” si avviano con passo comodo su un sentiero sassoso e molto variato per raggiungere in 2 ore la Capanna Piansecco per il pranzo.
Alle 14:15, modificando il programma, invece di tornare sullo stesso itinerario a Cruina, tutto i partecipanti scendono verso All’Acqua, da dove partono gli autisti per ricuperare le loro auto mentre il resto del gruppo prosegue per Cioss Prato per dissetarsi.
Alle 16:30 ca. tutti partono per il rientro.
Sabato: colazione con gipfel ancora caldi... offerti gentilmente da Dalila. Allegra salita sotto una timida pioggerella verso la Siedelenhütte. Pranzo in capanna...ma poi il tutto si fa più serio, con istruzione delle manovre di calata da parte del professionista del lavoro alla fune, Enrico. La giornata termina con qualche via di arrampicata sulle falesie adiacenti alla capanna.
Domenica: lungo avvicinamento su vari “sfasciumi” in parte ghiacciati verso il pilastro S/E del Galenstock. In seguito bella e variata arrampicata su roccia solida, baciati dal sole e dal buon umore del gruppo. Successivamente salita al Galengrat e raggiungimento della vetta, in condizioni ottimali, grazie alle nevicate dei giorni precedenti. Discesa dalla lunga e ripida pista delle doppie, ottimamente organizzati. Bella gita di “misto”, mai monotona in un ambiente alpino stupendo.
Un grazie a Sara per il suo prezioso aiuto quale co-capogita e a tutti i partecipanti (numerose le donne!) per la simpatica compagnia e l’ottima preparazione tecnica. Bravi!
Nicola
Il programma originale prevedeva delle traversate ai Mischabel. Fattore umano, condizioni e terreno hanno ci hanno indotto a preferire un bel piano B su roccia e intorno al massiccio del Gottardo. Una scelta azzeccata: dormire in tenda ci ha dato una grande flessibilità nella scelta della cresta migliore per ognuno dei tre giorni, aggiungendo convivialità e avventura che hanno unito un gruppo eterogeneo.
Sabato: bella e frequentata cresta al G. Furkahorn. Menù: risotto presidenziale. Seconda notte all’hotel 1000 stelle del Furka.
Domenica: bella cresta al Pizzo della Valletta, terreno ideale per migliorarsi. Nel pomeriggio interessante visita culturale al Sasso della Pigna. Menù: abbondante aperò e pasta al sugo.
Lunedì: avventurosa cresta al Poncione di Maniò, affrontata in velocità prima della pioggia che non si è presentata. Bagnetto rigenerante al lago delle Pigne.
Grazie mille ai partecipanti e a Gio per i bei momenti in cresta e intorno alle tende, Mattia
Che bello!!! Giornata rigenerante….e rinfrescante in quel del Gottardo. La meteo variabile non ha scoraggiato i nostri piccoli. Un giorno di giochi, divertimento e tante tante tante arrampicate. Bravissimi tutti.
09:30 5 seniori e due giovani, accompagnati da un cane, partono da Nante. Il cielo è coperto. Ha piovuto durante la notte, ma adesso è asciuto e le previsioni danno temporali per le 13:15,
Tranquillamente ariviamo all’Alpe Nuova e proseguiamo per Giof. All’inizio dell’ultima discesa: ecco le prime goccie, Vanessa e Elia continuano per il nucleo. Gli altri ritornano verso l’Alpe Nuova.
In vista del paese di Nante comincia una leggera pioggia e, invece del pranzo al sacco, ci rifugiamo al Caseificio di Airolo per una croute au fromage. Rientro da Airolo alle 14:00.
Una gita facile in un bel paesaggio!