No, non fatevi trarre in inganno!!! Ci siamo meritati quanto vedete nelle foto stando appesi come salami per ore giocando con corde e cordini….
Prima serata offerta a monitori e affini allo scopo di aggiornare/stimolare/ringraziare/….. per il lavoro svolto e il tempo che dedicano costantemente alla sezione.
Buona la prima…….. a settimana prossima
Prima uscita del corso base di arrampicata su roccia. Con base nel locarnese 2 giornate di formazione. Prima mattina uggiosa, poi il sole ci ha graziati e scaldati fino a bruciarci.
Ottimo livello e ambiente creato da partecipanti e monitori mooooolto motivati.
A tra poco per la prossima uscita
La meta della gita è stata cambiata. Al posto di andare al Mittaghorn abbiamo deciso di cambiare e andare al Sustenhorn perchè l’accesso alla capanna Tierbergli dava più garanzie di sicurezza rispetto a raggiungere la capanna Hollandia dallo Jungfraujoch con una giornata di brutto tempo. Dei 12 partecipanti iscritti solo Floriana Cremasco era assente perché malata. Sabato tempo brutto e nevisco per raggiungere la capanna. Domenica tutti i partecipanti hanno raggiunto la cima del Sustenhorn in condizioni di tempo e nivologiche perfette (sabato e domenica sono caduti 15-20 cm di neve). Grado pericolo 2. Svolgimento della gita senza nessun problema particolare.
La meta della gita è stata cambiata. Al ...
Aprile tempo pazzerello…. prima gita famigliare dell’anno dopo un inverno di sole……. al coperto.
Va benissimo anche così…. tutti divertiti e sempre più appassionati…. alla prossima in estate
Scritto da Sigfrid – Partecipante
L’ultima uscita in racchette della stagione invernale 2022 organizzata dal CAS Ticino ha avuto luogo il 3 aprile e avrebbe dovuto originariamente svolgersi in Mesolcina, raggiungendo la Cima delle Cicogne. A causa del particolare inverno, però, il capo gita, che non aveva voglia di andare a raccogliere le margherite, ha modificato la destinazione proponendo un’uscita simpatica al Piz Cavradi, montagna che si trova nel cantone dei Grigioni con vetta a 2614 m slm.
A rendere la giornata ancora più simpatica è stata la decisione di raggiungere il passo dell'Oberalp, punto di partenza dell’escursione, solamente tramite mezzi pubblici a basso impatto ambientale. Per fare questo però è stato necessario prendere la bellezza di quattro treni che, nel mio caso, sono stati Lugano Pardiso – Bellinzona – Göschenen – Andermatt – Oberalp con conseguente partenza alle 6:20. Grazie capo gita!
Alla partenza la giornata prometteva bene con un cielo quasi completamente terso ed il sole che iniziava a fare capolino tra le montagne. Passato però il San Gottardo la meteo è cambiata completamente ed a Göschenen ci hanno accolto una nebbia fitta ed una debole nevicata. Queste condizioni, non certo idilliache, ci hanno accompagnati non solo fino al passo dell'Oberalp ma anche per la prima parte della salita verso la capanna Maighels (2310 m slm) che abbiamo raggiunto, senza troppe difficoltà, in un paio d’ore di cammino.
Il panorama dalla capanna è da togliere il respiro. Difronte a noi la lunga valle di Maighels completamente imbiancata e baciata da un sole splendido e un cielo blu. Pausetta caffe e tortino e poi….
Dalla capanna però il pendio è diventato notevolmente più ripido e la camminata si è trasformata in una “scarpinata in ciaspole” sempre più impegnativa soprattutto per chi, come me, passa le proprie giornate seduto davanti ad un computer. Dando fondo a tutte le mie energie, sono comunque riuscito a chiudere il gruppo in cima al Piz Cavradi.
Dopo aver consumato un pasto frugale, abbiamo iniziato la discesa verso Tschamut. La discesa, tecnica ed impegnativa, è stata rallegrata da diverse scivolate, più o meno volute, da parte dei partecipanti all’escursione ma soprattutto, dall’incontro che gli “apripista” hanno avuto con un fagiano di monte. Dopo più di due ore dalla partenza dalla vetta, abbiamo raggiunto la stazione di Tschamut con una ventina di minuti di anticipo rispetto al passaggio del primo di una lunga serie di treni che ci avrebbe riportato a casa. Si coglie l’occasione per un brindisi di chiusura stagione racchette con il CAS Ticino.
Nonostante le previsioni meteo non del tutto incoraggianti, la giornata si è rivelata essere la più che degna conclusione della mia prima stagione di racchette in Ticino e sarà sicuramente un gradevole ricordo nei mesi estivi in attesa della stagione invernale 2023.
Le prospettive non erano proprio delle migliori: previsioni del tempo tendenti al bruttino e neve sul posto poca...
Prima di partire nostri capogita ci invitano a prevedere ina uto anche dell’attrezzatura alternativa: terme, arrampicata...
E chi l'avrebbe detto? Non c’è stato bisono di alternative !!!
La neve ha fatto capolino e dal cilindro sono state tirate fuori delle belle gite, baciate almeno in parte dal sole e un’ottima neve per la discesa.
Le gite a stella nella Binntal sono state ben apprezzate dai partecipanti. Le calorie spese durante il giorno sempre ben recuperate dall'ottima cucina di Ernst e Ursula.
Le emozioni non sono mancate e i partecipanti già aspettano con ansia la proposta per l'anno prossimo.
Grazie a Stellino e Stefano e a tutti i bravissimi tracciatori.
Prima tranquilla e simpatica passeggiata dopo le uscite invernali;
Siamo partiti da Bioggio per salire a Cademario seguendo la strada dei ronchi per poi raggiungere la chiesetta di San Bernardo e di seguito la chiesa di Santa Maria d’Iseo punti panoramici con vista imprendibile sia sulle montagne , sia sul lago Ceresio .Ambiente e clima molto primaverili per la soddisfazione di tutti i 14 partecipanti!
Gita sostitutiva del Poncione di Sambuco… e che sostituzione!!
Il poco innevamento di quest'anno in Ticino non è per forza un problema: ci permette di cercare e trovare posti nuovi davvero interessanti.
Il viaggio è un po' più lungo ma di buona lena tra chiacchiere e risate… ma anche silenzi persi nei propri pensieri, saliamo con ritmo costante i pendii mai troppo ripidi circondati da splendidi panorami.
La vista in vetta è da wow!! La discesa ci riserva bei tratti di polvere tanto da farci ripellare per raggiungere un "mottarucco" senza nome per poi gustarci un bel pendio che non ha deluso le aspettative.
Felici e entusiasti, all'arrivo, ci ritagliamo un momento conviviale perché... Ogni scusa è buona per festeggiare. ;)
Grazie a tutti ed un arrivederci alla prossima!
Scritto da Federica – Partecipante
Venerdì 4 marzo, giorno previsto per la partenza dell’ultimo nostro week end del corso racchette 2021-2022, tema dell’ultima usciata “il fattore umano”.
Il ritrovo per noi “momò” è alle ore 19 al solito parcheggio, il morale è alto e siamo felici di partire.
Siamo solo dispiaciuti per alcune persone che non potranno partecipare, ma li portiamo con noi nei nostri pensieri.
Arrivo a Domodossola, cena, risate, sorrisi e pernottamento in un bellissimo B&B
La mattina successiva ci spostiamo verso il passo del Sempione dove divisi in gruppi da 4 pianifichiamo quella che sarà secondo noi la gita di domenica.
Io sono di gruppo con Marco, Roberto e Riccardo insieme decidiamo una meta, quella che riteniamo più fattibile, di buona lena iniziamo la pianificazione. Utilizzando i mezzi a nostra disposizione riusciamo a fare una pianificazione in linea anche con gli altri due gruppi.
…. E via si parte verso Chastelegga, meta prevista per la gita di sabato 5 marzo (gita pianificata individualmente a casa). Questa volta siamo soli senza nessuno che ci dica dove andare e incontriamo sulla via Anna che da sola vuole avventurarsi anche lei verso la nostra destinazione.
La invitiamo ad aggregarsi a noi e lei ci mette subito alla prova, con domande e azioni trabocchetto.
Questo esercizio è stato molto utile e ci ha fatto capire concretamente cosa fare prima di partire, durante e soprattutto cosa non fare.
Durante la serata infatti da parte dei monitori sono state evidenziate delle problematiche emerse durante la giornata, siamo stati bravi ma con margine di miglioramentoJ
Dopo una bella dormita all’ospizio del Sempione domenica mattina si decide per un giro intorno allo Straffulgrat, non proprio ad anello perché impiegheremmo troppo tempo, ma saliremo intorno ai 2579 metri (Inneri Nanzlicke) fino ai 2601 del Usseri Nanzlicke, per poi riscendere dalla stessa via dell’andata.
Anche qui torniamo a mettere in pratica quello che ci è stato insegnato e abbiamo simulato un vero e proprio seppellimento, con tanto di buco profondo e corpo sepolto.
Ognuno di noi ha raccontato la propria esperienza, chi ha avuto più sangue freddo e chi invece ha voluto farsi disseppellito subito.
Gita molto bella, anche se per me molto impegnativa, poca neve ma panorama mozzafiato.
Concludo dicendo che questo corso mi ha dato tanto, mi ha permesso di conoscere persone davvero speciali, simpatiche e di cuore.
Volevo ringraziare tutti i monitori che si sono messi a disposizione, in particolare Anna ed Elisa, due splendide ragazze piene di voglia di condividere e simpatia. Grazie davvero per tutto e complimenti davvero.
Ma il ringraziamento più grande va a Pierre che è davvero un ottimo insegnante e motivatore. Ogni preoccupazione, dubbio e difficoltà è stato gestito alla grande e personalmente ho concluso il mio corso racchette con una consapevolezza maggiore e una voglia ancora più grande di fare uscite sulla neve, anche a costo di fare una gran fatica Federica J
Federica