In dieci iniziamo la giornata a Tesserete con un buon caffé. Rinfrancati ci incamminiamo e passando da Bigorio e Condra raggiungiamo il Monte Moschèra. Calpestando la prima neve passiamo a Gola di Lago e ci fermiamo ai Monti Zalto per mangiare. Rifocillati scendiamo a Campestro dove Hélène ci invita a casa sua per dissetarci
Ci siamo incamminati in 8 persone dalla Croce Verde di Lugano lungo il fiume Cassarate. Incrociando la panchina dedicata al nostro ex-sindaco, On. Marco Borradori, abbiamo ammirati i nuovi campi di calcio. Una breve ma ripida salita fino a Canobbio. Dopo una pausa caffè, siamo andati alla chiesa, dove abbiamo goduto di una splendida vista su Lugano ed il suo lago. Siamo scesi su una ripida scala fino alla Resega. Tornati a casa soddisfatti della gita e della bella compagnia.
Hanni
Arrivati a Rivera con il treno e completato il gruppo di 11 partecipanti ci siamo incamminati.
Giornata bella, un po’ velata, ma clima tipico del periodo conosciuto come estate di San Martino.
Il primo tratto del percorso ci ha condotti ,attraverso una bosco di castagni ricco di colori autunnali, ai monti di Cardona e Cisterna, punti panoramici, dove ci siamo fermati per una pausa.Proseguendo abbiamo raggiunto i monti di Mezzovico dove abbiamo pranzato. Rifocillati abbiamo ripreso il nostro cammino verso Taverne scendendo dapprima a Sigirino . La discesa è risultata impegnativa a causa delle molte foglie che ricoprivano il terreno : è stato per tutti un buon allenamento di equilibrio !
Ultimo tratto alla scoperta del monte Barro con panorama sulla valle del Vedeggio , senza tralasciare di salire sull’altalena posta in vetta!
Magnifica giornata autunnale. Freddino alla partenza, ma ben presto il sole ha fatto capolino da dietro la montagna e ci ha accompagnati per il resto della giornata. Giunti al nucleo abbiamo incontrato un altro gruppetto di escursionisti. In diversi ci si conosceva e spontaneamente abbiamo intonato qualche bel canto. Dopo pranzo siamo scesi verso la Val Malvaglia per raggiungere dopo un paio di ore le vetture. Rispetto a quanto pianificato inizialmente, abbiamo invertito il giro. In origine era previsto di salire dalla Val Malvaglia e scendere per la parte più ripida. Ma sia per la posizione del sole, sia per la presenza di tanto fogliame sui sentieri, è stata azzeccata la scelta di invertire il percorso.
Meteo :giovedì pioggia, venerdì sole splendente con vento da nord! quindi la gita ha trovato la sua giusta collocazione oggi . Grazie alla splendida giornata il sole ha illuminato il nostro percorso. I partecipanti sono stati ampiamente ricompensati dalla bellezza del paesaggio autunnale che si è presentato ai loro occhi. I colori delle foglie, tra sfumature di rosso, arancione e giallo, hanno creato un quadro incantevole, mentre il Lago di Como si stendeva davanti a noi con il suo splendido panorama. La giornata perfetta ha permesso di apprezzare appieno la bellezza della natura e di godere della compagnia degli amici. Una passeggiata che sarà ricordata a lungo!
Con tutte le giornate di cielo blu che ci sono state, oggi camminato nella nebbia sino al Passo d’Agario. Da lì in avanti con foschia finalmente la vista sui due laghi!!
Due giorni a cavallo tra Mesolcina, Bellinzonese e Alto Lario, scoprendo panorami poco conosciuti, alpeggi abbandonati oppure rinati, caserme di eserciti di due nazioni separati da un esile cresta, nonché trincee e fortini della Grande Guerra, notevolmente più discreti delle moderne infrastrutture telefoniche che deturpano le vette del Corno di Gesero e della Cima delle Cicogne. Favoriti da due bellissimi giorni autunnali, conditi da una domenica mattina ventosa, che ci ha fatto desistere dal seguire la cresta della Cima di Cugn e della Marmontana siamo scesi ai Laghit de la Boga e attraversato le testate della Val Roggiasca e della Val d’Aian passando sotto alle Baionette del Torresella (Cima di Valstorna) raggiungendo poi i Monti di Lanés. Un ripido sentiero ci ha riportati alla diga della Roggiasca dove tutto era iniziato il giorno prima. Oltre ai paesaggi incantevoli e selvaggi, abbiamo apprezzato l’ospitalità e la simpatia di Nicola e consorte guardiani della Capanna Gesero dove siamo stati magnificamente. Grazie
Piacevole uscita intergenerazionale, con visita all'Esposizione Après Lift preparata dagli architetti Castelletti e Pedrazzi come ampliamento della mostra del Museo Alpino di Berna e riguardante l'evoluzione delle stazioni invernali a Sud delle Alpi. I bambini hanno approfittato delle competenze di Francesco Vanetta, vicepresidente del Dazio, e di Francesco Vicari per scoprire anche l'evoluzione nel tempo del passaggio delle Alpi attraverso il Gottardo, lungo al Via delle genti e le gole del Piottino.
Giovedì 2 ottobre con 8 partecipanti siamo andati sul sentiero basso da Tesserete a San Bernardo, da Redde Maini ci ha poi fatto conoscere il sentiero delle radici. Da San Bernardo ci siamo divisi, 5 sono tornati a Tesserete sul sentiero “arte nel bosco”, 3 sono scesi a Comano, dove hanno preso l’autopostale. Giornata molto bella con lo spirito dei lenti e contenti.
Hanni
Partiti in sei da Lugano prima dell’alba. A San Bernardino abbiamo trovato temperature intorno a 2 gradi, brrr. Visto che c’era neve in quota non siamo passati da Confin Alto ma direttamente a Confin Basso. Variante pagante molto panoramica e discesa più regolare.
Giornata autunnale magnifica, senza una nuvola. Al motto, pochi ma buoni, dalla località All’Acqua saliamo secondo i tempi previsti verso l’Alpe San Giacomo e la relativa Cappella. Il luogo suggestivo, unito a questo piccolo edificio religioso, lascia spazio a pensieri ed emozioni. Ci pensa Nadia a ridestarci dalle nostre riflessioni, tirando più volte la campanella, permettedoci così di riprendere il cammino fino al Passo. Dopo il meritato pranzetto proseguiamo in direzione della capanna Corno Gries, percorrendo con molta attenzione questo tratto di sentiero piuttosto esposto. Diego come d’abitudine non si scompone. In capanna siamo colti da una grande sorpresa. Il Re ci accoglie con immenso calore e tanto entusiasmo (in realtà è l’unico re che noi apprezziamo, quello del Rabadan per intenderci). Dopo avegli tributato i nostri onori e bevuto alla sua salute, scendiamo all’Alpe di Cruina. Siccome, ahimé, a causa dei festeggiament si è fatto tardi, rientramo ad All’Acqua con l’autopostale.
Partiamo da Hinterrhein dove nel 1274 si insediarono i primi Walser chiamati da Riale (Val Formazza) dai Signori De Sacco per creare una testa di ponte oltre il Passo. Ma chi controllava quello che è oggi il Canton Grigioni diede loro maggiori vantaggi e da lì inizia l’espansione dei Walser verso le tappe della nostra camminata. Passando il Valserbärg raggiungiamo con qualche goccia d’acqua Vals. Il secondo giorno avremmo dovuto raggiungere Turra ultima località del Safiental passando dal passo Tomül. Viste le condizioni meteo precarie, cambiamo programma e scendiamo ad Ilanz e percorreriamo un tratto delle gole del Reno: che impressione. Il sole ci accompagna per la terza tappa, percorriamo in quota per alpeggi Walser il Safiental sino a Safien-Platz e da lì ripida ascesa sino al Glaspass. La prima tappa si conclude con una lunga discesa sino a Thusis ed un meritato pranzo al rinomato Weisses Kreuz.
Ritrovo alla stazione di Lugano con partenza in treno alle ore 6.35. Dopo vari cambi di mezzi pubblici arrivo in autopostale a Campo alle ore 9.00. Da Campo salita dapprima su comodo sentiero che, prima di raggiungere il muro, diventa ripido. Segue la salita sulla muraglia lunga 300 m che termina sulla vetta del Piz Bombögn. Discesa in cresta verso Bosco Gurin, con passaggi in pietraia, pendii erbosi ed infine da Pian Cròsg sul sentiero. Rientro con mezzo pubblico da Bosco Gurin alle ore 17.28 e arrivo a Lugano dopo 2 ore e mezzo.
20 arrampicatori X 2 intense giornate a levigare la pelle dei polpastrelli = Divertimento, amicizia , risate, mirtilli, freddo , nebbia, sole
Sabato un po’nebbioso e fresco ad Azalee Beach (Raterischbodensee) per prendere le misure dell’arrampicata sulle mitiche placce del Grimsel, domenica, al settore Crow (Gerstenegg) lungo i 10 e più tiri delle vie Fliegender Teppich, Krümmel, Momo e Gämsipfad, in una giornata di sole stupenda.
Pernottamento ottimo all’Hotel Alpenrösli sul passo e Hotel Ahorni a Oberwald
Eravamo 8 iscritti di cui Matteo ha disdetto e siamo rimasti in 7. Da Cruina alla capanna percorso tranquillo. Abbiamo proseguito fino all' incrocio del passo Corno. Ci siamo fermati per il pranzo con la vista sul ghiacciaio del Corno Gries. Il tempo soleggiato con qualche nuvola che verso fine pomeriggio si sono addensati.
Compagnia allegra.
Siamo partiti i 6 e dopo 2 ore di salita impegnativa con 700 m di dislivello, siamo arrivati al punto più alto della giornata. Discesa su Rosboda, pausa birretta e giù fino a Bosco. Tempo al mattino nuvoloso e poi sempre più bello.
In otto, accaldati, raggiungiamo mercoledì la capanna Campo Tencia a quota 2140 m. Giovedì, in sette, partiamo per la cima del Pizzo Campo Tencia 3071 m, che raggiungiamo poco dopo le undici. In discesa usiamo per sicurezza due volte la corda. Alla capanna ci aspettano altri quattro amici che, a sorpresa, si aggiungano al gruppo. Venerdì passiamo dapprima al laghetto Morghirolo per poi raggiungere la capanna Leit. Dopo una breve pausa proseguiamo per la lunga discesa attraverso il passo Vanit fino a Boscobello sopra Dalpe.
Nove i partecipanti che hanno goduto di una giornata di splendido sole e aria limpida, che hanno permesso la vista a 360 gradi da questa modesta vetta (alpinisticamente parlando) ma di grande soddisfazione sia nel percorso che nel panorama. A Ovest, le vette del Vallese, dal Monte Rosa alla Weissmies, passando dalla Nordend allo Strahlhorn, al Rimfischhorn, all’Allalin, all’Alpubebel, al Täschhorn al Dom, sembravano aver messo l’abito della festa, tanto erano splendenti. Poi verso est, oltre alle nostre montagne di casa, il lago maggiore dalla foce del Ticino fino a quasi Sesto Calende ci riempiva gli occhi e ci faceva apprezzare un venticello rintemprante.
Alla chetichella e con largo anticipo, i 32 partecipanti alla settimana di vacanza seniori si radunano sul piazzale sul retro della stazione: gli ultimi arrivati che sono comunque in anticipo sull’orario di partenza vengono bonariamente fischiati. Sulla via per la nostra destinazione ci fermiamo a visitare le gole della Roffla e poi ad Andeer per un abbondante pranzo. Quello del mangiare bene anche per pranzo sarà un must per quasi tutti: eccezione i camosci che per ben 3 volte devono accontentarsi di un pranzo al sacco.
In serata raggiungiamo il nostro albergo, che scopriamo essere un ex-sanatorio. Questo spiega la grande disponibilità di camere singole e l’enorme giardino che lo circonda. L’ottima cucina, il bar, la piscina, la zona wellness ed il giardino sono stati apprezzati da tutti.
Con l’aiuto del papà della titolare che è anche Wanderleiter definiamo il programma delle escursioni della settimana. Ogni giorno partiremo da una località diversa e sfrutteremo gli impianti che ci portano in quota per percorrere i primi 3 giorni in due gruppi e poi dal quarto si aggiungerà un terzo gruppo itinerari molto belli. I primi 3 giorni il gran caldo farà parecchio soffrire i seniori più anziani. Anche la meteo ha fatto la sua parte con l’eccezione del 5. giorno. Un breve scroscio innesca un cambiamento di programma per il gruppo di Hanni che sceglie di visitare Schruns, mentre gli altri 2 gruppi , il tempo di un caffè in quota per aspettare che spiovesse, percorreranno senza bagnarsi gli itinerari previsti.
Settimana più che riuscita, senza alcun intoppo, cosa non evidente visti il numero di partecipanti e la loro età media.
Escursione impegnativa ma molto suggestiva . Cielo blu ma un po’ velato, pascoli verdi e fioriti, piuttosto caldo.Da Rothenflue, stazione a monte dell’omonima cabinovia, sopra Svitto ,parte il sentiero che si inerpica sulla parete ripida e rocciosa della montagna , con ben 40 tornanti, offrendo una vista spettacolare e una sfida entusiasmante. Il tracciato è piuttosto esposto, ma ben protetto e la fatica della salita è ben ricompensata da un panorama splendido che ti ammalia! E per completare l’esperienza non abbiamo dimenticato di gustare in vetta i famosi e “mitici” Mythen nuss o mandel gipfel . Giornata indimenticabile! 8 partecipanti
Gin Vassalli
Giornata splendida. Partiamo da Casascia in direzione del Passo delle Columbe, visto che risulta percorribile e non in situazione di ripristino come indicato all’inizio dell’anno da Ticino Sentieri. Dopo aver attraversato il Brenno poco sotto le sue sorgenti, raggiungiamo l’Alpe Gana, dove affrontiamo una prima ripida salita fino al Piano dei Canali, in un bosco di abeti rossi e larici dove appare anche qualche esemplare di pino cembro e pino mugo. Il pianoro, oltre che calmare il nostro respiro, ci permette di ammirare i primi scorci del paesaggio dell’alta valle di Blenio: l’Adula maestosa, con il suo ghiacciaio da una parte, e il Pizzo Columbe o Campanitt con le sue colonne dolomitiche dall’altra.
Dopo una meritata pausa riprendiamo a salire verso il Passo delle Columbe. Anche questo tratto è piuttosto arduo e guadagniamo velocemente quota. I fischi delle marmotte confortano gli animi. Ultima curva e il laghetto senza nome dei Campanitt ci appare nelle sue belle sfumature di azzurro. È mezzogiorno quando raggiungiamo il Passo delle Colombe. Dopo la meritata sosta per il pranzo e la breve pennichella di Diego, riprendiamo il nostro percorso.
L’incantevole Val Piora si allarga sotto di noi nella sua varietà di linee e colori. Scendiamo brevemente per raggiungere il sentiero che porta al Passo del Sole. Qui l’inverno non se ne è ancora andato completamente. Qualche nevaio da attraversare senza particolari difficoltà ce lo ricorda. La flora è molto variegata. Oltre ad alcune specie di genziane, agli anemoni gialli (Punsantilla alpina) e alla soldanella, impariamo a riconoscere anche la primula di montagna (grazie Rita). La salita al Passo del Sole è allietata dalla vista di alcuni camosci che saltano da una roccia all’altra a testimonianza che loro sono di casa qui. Gli ospiti siamo noi.
Una volta raggiunto il Passo, oltre ad ammirare i Campanitt, che visti da ovest si snodano attraverso una lunga cresta frastagliata, scorgiamo uno stambecco in lontananza. Ritroso, scompare purtroppo troppo presto. La discesa verso valle è semplice grazie al bel sentiero percorso anche da qualche appassionato di rampichino. Raggiunto il piano non ci facciamo mancare, come d’abitudine, una fresca birretta prima del rientro.
Pier Carlo Bocchi
Con 7 partecipanti siamo partiti da Ludiano per Semione. Verena Wintsch ci ha spiegato la storia dei ruderi del Castello di Serravalle, molto interessante e seguito. Siamo arrivati a Semione al Grotto Canvett. Dopo un pranzo eccellente e il grando caldo di questa giornata di canicola abbiamo deciso di ritornare con il bus. Hanni
Ritrovo per gli otto partecipanti alla stazione di Lugano. Con treno e autopostale spostamento a Silenen, da dove, con una funivia aperta a quattro posti, abbiamo raggiunto Chilcherberge.
Poi a piedi, attraversando anche un ponte tibetano, abbiamo raggiunto Golzern e il suo bel laghetto. A tratti abbiamo usato l'ombrello per ripararci da una lieve pioggerella primaverile.
Dopo esserci rifocillati la discesa a Bristen, ripida ma bella. Alla fine di questa giornata trascorsa in buona compagnia e armonia siamo tornati a casa con i mezzi pubblici.
Con i mezzi pubblici raggiungiamo Sessa e percorriamo il sentiero che costeggia la cosiddetta “pampa”. Sconfiniamo in Italia e passando per Dumenza percorriamo una prima Via Crucis sino al Santuario di Trezza. Dal terrazzo splendida vista sul Lago Maggiore e all’orizzonte le Alpi Vallesano. Proseguiamo verso il laghetto di Astano e ci fermiamo alla chiesta di Astano e la sua Via Crucis, in interpretazione moderna. Il sentiero ci porta poi verso l’Alpe di Paz e dopo una breve risalita, scendiamo su Novaggio.
Tempo molto bello e gruppo sempre simpatico.
in 10 siamo partiti da Ciona, passati dal paese di Carona, Madonna d’Ongero, Torello e finiti a Morcote.
Bella gita, tempo bello, tutti contenti
Hanni
Giornata ideale. I 15 partecipanti hanno potuto scoprire (o riscoprire) un bellissimo scorcio del Malcantone con la sua natura in piena fioritura, tra cui gli anemoni e le prime genziane. Qua e là si sono intravvisti i mirtilli. La salita è stata resa meno impegnativa da una leggera brezza. In cima abbiamo goduto di una bellissima vista sul Luganese, sul Locarnese nonché sulle Alpi vallesane. Al rientro una piccola sorpresa: l’attraversamento di un torrente ingrossato dalle recenti piogge ha permesso di saggiare le nostre capacità di equilibrio. Test ampiamente superato.
Pedalata sulle colline e fra i vigneti di Stabio, 5 partecipanti
Per la meteo la gita è stata spostata a venerdì. In nove siamo partiti da Vira con il sole, passati al Motto di Cisterna e raggiunto Ciadé, dove abbiamo pranzato. Abbiamo poi proseguito verso i Monti di Mezzovico e, accompagnati da alcune gocce d'acqua, siamo ridiscesi a Vira.
Al mattino, accompagnati da una guida, visitiamo la prima parte del Parco della Breggia. Nella parte bassa, costeggiando il fiume, incontriamo alcune testimonianze storiche (quali la vecchia cementeria, la birreria e la cementeria Saceba), e poi saliamo, attraversando il Ponte del Farügin, fino al Mulin da Canaa. Il paesaggio naturale è di eccezionale interesse soprattutto per il patrimonio geologico e paleontologico le cui rocce affiorate coprono un arco di centinaia di milioni di anni.
Rientriamo per il medesimo percorso, per il pranzo in comune al Grotto del Mulino con le sue specialità nostrane.
Nel Pomeriggio la guida ci accompagna sul Percorso del cemento, per comprendere quasi mezzo secolo di storia e i rispettivi processi di trasformazione della roccia in cemento.
Dall’estrazione della materia prima (calcare e marna), inizialmente effettuata nella cava a cielo aperto e successivamente nelle gallerie, dove (muniti di caschetto, lampada frontale e giubbotto riflettente) abbiamo anche potuto vivere l’esperienza di un momento al buio totale.
Al frantoio, dove la roccia veniva macinata e infine alla torre dei forni, oggi spazio espositivo e didattico.
La giornata si è conclusa a piena soddisfazione dei 22 partecipanti.
Viste le condizion di innevamento non ci rechiamo in Val d’Avers, ma ci fermiamo a San Bernardino per salire verso il Piz de Mucha.
Non riusciamo a non pensare alla tragica morte dei due soci della nostra sezione sulla Jungfrau.
Siamo fortunati con le condizioni del tempo. Prima ci godiamo una mare di nebbia sul Pian San Giacomo e poi 4 soli. Le condizioni della neve, ci consentono una bellissima discesa.
Una giornata soleggiata da primavera! 21 partecipanti sono saliti al Grotto Monte Creda, chi in bicicletta, chi a piedei ma la maggior parte dei Seniori in auto. Ary ci ha servito un squisito capretto che abbiamo gustato in ottima compagnia. 21 partecipanti.
Siamo partiti in 7 da Nante direttamente con le racchette. Abbiamo seguito il percorso 452 nella parte basso e saliti al Pian Taiöi.
Pausa pranzo e ridiscesa seguendo la parte superiore del percorso fino a Nante.
Giornata da favola e compagnia ottima, naturalmente alla fine birretta al Caseificio.