Escursione impegnativa ma molto suggestiva . Cielo blu ma un po’ velato, pascoli verdi e fioriti, piuttosto caldo.Da Rothenflue, stazione a monte dell’omonima cabinovia, sopra Svitto ,parte il sentiero che si inerpica sulla parete ripida e rocciosa della montagna , con ben 40 tornanti, offrendo una vista spettacolare e una sfida entusiasmante. Il tracciato è piuttosto esposto, ma ben protetto e la fatica della salita è ben ricompensata da un panorama splendido che ti ammalia! E per completare l’esperienza non abbiamo dimenticato di gustare in vetta i famosi e “mitici” Mythen nuss o mandel gipfel . Giornata indimenticabile! 8 partecipanti
Gin Vassalli
Giornata splendida. Partiamo da Casascia in direzione del Passo delle Columbe, visto che risulta percorribile e non in situazione di ripristino come indicato all’inizio dell’anno da Ticino Sentieri. Dopo aver attraversato il Brenno poco sotto le sue sorgenti, raggiungiamo l’Alpe Gana, dove affrontiamo una prima ripida salita fino al Piano dei Canali, in un bosco di abeti rossi e larici dove appare anche qualche esemplare di pino cembro e pino mugo. Il pianoro, oltre che calmare il nostro respiro, ci permette di ammirare i primi scorci del paesaggio dell’alta valle di Blenio: l’Adula maestosa, con il suo ghiacciaio da una parte, e il Pizzo Columbe o Campanitt con le sue colonne dolomitiche dall’altra.
Dopo una meritata pausa riprendiamo a salire verso il Passo delle Columbe. Anche questo tratto è piuttosto arduo e guadagniamo velocemente quota. I fischi delle marmotte confortano gli animi. Ultima curva e il laghetto senza nome dei Campanitt ci appare nelle sue belle sfumature di azzurro. È mezzogiorno quando raggiungiamo il Passo delle Colombe. Dopo la meritata sosta per il pranzo e la breve pennichella di Diego, riprendiamo il nostro percorso.
L’incantevole Val Piora si allarga sotto di noi nella sua varietà di linee e colori. Scendiamo brevemente per raggiungere il sentiero che porta al Passo del Sole. Qui l’inverno non se ne è ancora andato completamente. Qualche nevaio da attraversare senza particolari difficoltà ce lo ricorda. La flora è molto variegata. Oltre ad alcune specie di genziane, agli anemoni gialli (Punsantilla alpina) e alla soldanella, impariamo a riconoscere anche la primula di montagna (grazie Rita). La salita al Passo del Sole è allietata dalla vista di alcuni camosci che saltano da una roccia all’altra a testimonianza che loro sono di casa qui. Gli ospiti siamo noi.
Una volta raggiunto il Passo, oltre ad ammirare i Campanitt, che visti da ovest si snodano attraverso una lunga cresta frastagliata, scorgiamo uno stambecco in lontananza. Ritroso, scompare purtroppo troppo presto. La discesa verso valle è semplice grazie al bel sentiero percorso anche da qualche appassionato di rampichino. Raggiunto il piano non ci facciamo mancare, come d’abitudine, una fresca birretta prima del rientro.
Pier Carlo Bocchi
Con 7 partecipanti siamo partiti da Ludiano per Semione. Verena Wintsch ci ha spiegato la storia dei ruderi del Castello di Serravalle, molto interessante e seguito. Siamo arrivati a Semione al Grotto Canvett. Dopo un pranzo eccellente e il grando caldo di questa giornata di canicola abbiamo deciso di ritornare con il bus. Hanni
Ritrovo per gli otto partecipanti alla stazione di Lugano. Con treno e autopostale spostamento a Silenen, da dove, con una funivia aperta a quattro posti, abbiamo raggiunto Chilcherberge.
Poi a piedi, attraversando anche un ponte tibetano, abbiamo raggiunto Golzern e il suo bel laghetto. A tratti abbiamo usato l'ombrello per ripararci da una lieve pioggerella primaverile.
Dopo esserci rifocillati la discesa a Bristen, ripida ma bella. Alla fine di questa giornata trascorsa in buona compagnia e armonia siamo tornati a casa con i mezzi pubblici.
Con i mezzi pubblici raggiungiamo Sessa e percorriamo il sentiero che costeggia la cosiddetta “pampa”. Sconfiniamo in Italia e passando per Dumenza percorriamo una prima Via Crucis sino al Santuario di Trezza. Dal terrazzo splendida vista sul Lago Maggiore e all’orizzonte le Alpi Vallesano. Proseguiamo verso il laghetto di Astano e ci fermiamo alla chiesta di Astano e la sua Via Crucis, in interpretazione moderna. Il sentiero ci porta poi verso l’Alpe di Paz e dopo una breve risalita, scendiamo su Novaggio.
Tempo molto bello e gruppo sempre simpatico.
in 10 siamo partiti da Ciona, passati dal paese di Carona, Madonna d’Ongero, Torello e finiti a Morcote.
Bella gita, tempo bello, tutti contenti
Hanni
Giornata ideale. I 15 partecipanti hanno potuto scoprire (o riscoprire) un bellissimo scorcio del Malcantone con la sua natura in piena fioritura, tra cui gli anemoni e le prime genziane. Qua e là si sono intravvisti i mirtilli. La salita è stata resa meno impegnativa da una leggera brezza. In cima abbiamo goduto di una bellissima vista sul Luganese, sul Locarnese nonché sulle Alpi vallesane. Al rientro una piccola sorpresa: l’attraversamento di un torrente ingrossato dalle recenti piogge ha permesso di saggiare le nostre capacità di equilibrio. Test ampiamente superato.
Pedalata sulle colline e fra i vigneti di Stabio, 5 partecipanti
Per la meteo la gita è stata spostata a venerdì. In nove siamo partiti da Vira con il sole, passati al Motto di Cisterna e raggiunto Ciadé, dove abbiamo pranzato. Abbiamo poi proseguito verso i Monti di Mezzovico e, accompagnati da alcune gocce d'acqua, siamo ridiscesi a Vira.
Al mattino, accompagnati da una guida, visitiamo la prima parte del Parco della Breggia. Nella parte bassa, costeggiando il fiume, incontriamo alcune testimonianze storiche (quali la vecchia cementeria, la birreria e la cementeria Saceba), e poi saliamo, attraversando il Ponte del Farügin, fino al Mulin da Canaa. Il paesaggio naturale è di eccezionale interesse soprattutto per il patrimonio geologico e paleontologico le cui rocce affiorate coprono un arco di centinaia di milioni di anni.
Rientriamo per il medesimo percorso, per il pranzo in comune al Grotto del Mulino con le sue specialità nostrane.
Nel Pomeriggio la guida ci accompagna sul Percorso del cemento, per comprendere quasi mezzo secolo di storia e i rispettivi processi di trasformazione della roccia in cemento.
Dall’estrazione della materia prima (calcare e marna), inizialmente effettuata nella cava a cielo aperto e successivamente nelle gallerie, dove (muniti di caschetto, lampada frontale e giubbotto riflettente) abbiamo anche potuto vivere l’esperienza di un momento al buio totale.
Al frantoio, dove la roccia veniva macinata e infine alla torre dei forni, oggi spazio espositivo e didattico.
La giornata si è conclusa a piena soddisfazione dei 22 partecipanti.
Viste le condizion di innevamento non ci rechiamo in Val d’Avers, ma ci fermiamo a San Bernardino per salire verso il Piz de Mucha.
Non riusciamo a non pensare alla tragica morte dei due soci della nostra sezione sulla Jungfrau.
Siamo fortunati con le condizioni del tempo. Prima ci godiamo una mare di nebbia sul Pian San Giacomo e poi 4 soli. Le condizioni della neve, ci consentono una bellissima discesa.
Una giornata soleggiata da primavera! 21 partecipanti sono saliti al Grotto Monte Creda, chi in bicicletta, chi a piedei ma la maggior parte dei Seniori in auto. Ary ci ha servito un squisito capretto che abbiamo gustato in ottima compagnia. 21 partecipanti.
Siamo partiti in 7 da Nante direttamente con le racchette. Abbiamo seguito il percorso 452 nella parte basso e saliti al Pian Taiöi.
Pausa pranzo e ridiscesa seguendo la parte superiore del percorso fino a Nante.
Giornata da favola e compagnia ottima, naturalmente alla fine birretta al Caseificio.
Causa della mancanza di neve la gita è stata spostata nella zona di Dötra. Bel tempo e bella neve ci hanno accompagnato per tutto il giorno. In quattro siamo partiti da Pera, con le ciaspole ai piedi passando da Anvéuda e Cognéi siamo arrivati a Dötra. Da Claudia e Zio abbiamo poi ricevuto un pranzo con i fiocchi. Rimaneva soltanto la discesa per terminare una giornata in ottima compagnia
Bellissima giornata sugli sci in pista a Carì, favorita da tempo splendido e pochissima gente. Un‘uscita che ha permesso anche a chi, pur sciatore, non fa più escursioni con le pelli di foca.
Sette partecipanti più un ottavo aggiuntisi nel pomeriggio. (il mattino è salito con pelli di foca).
Invece noi sette abbiamo approfittato dell’offerta speciale che ogni giovedì viene offerta ai seniori (non solo quelli del CAS!): Giornaliera e pranzo compreso a CHF 48.
Al Ristorante 2000 scegli quel che vuoi e si mangia bene. Noi abbiamo anche avuto la fortuna del tempo mite e del sole per mangiare sulla bella terrazza all’esterno, con vista stupenda sul gruppo del Tencia.
Per acclamazione, richiesta la ripetizione nel 2026.
Giornata splendida, 5 partecipanti partiti da Campo Blenio e fino Orsaria senza ciaspole. Per il ritorno siamo passati dall’alpe Predasca. Neve pesante e doppia fatica con ciaspole!
Con una bellissima giornata ci avviamo verso la Capanna Piansecco, dove aggiustiamo l’attacco di Pier, sci affittati e non regolati bene!! Proseguiamo verso il lago delle Pigne e qui 4 dei partecipanti decidono di fermarsi. Walter, grazie 1000, si ferma con loro per accompagnarli lungo la discesa. Il resto del gruppo prosegue fino ai piedi dello scalino che porta alla cresta che si segue per arrivare al Gerenpass. Per questo gruppo bella discesa, ultimo pendio sopra l’alpe Manegorio si sprofodava parecchio.
La discesa del gruppo di Walter decisamente più avventurosa
Causa meteo la gita di giovedì è stata spostata a venerdì, con 7 partecipanti. Siamo partiti da Camperio con i ramponcini e abbiamo raggiunto la Capanna Gorda, dove ci siamo rifocillati con un ottimo pranzo. Ritorno eseguito parzialmente con le racchette. Bel tempo con nuvole alte e qualche sprazzo di cielo blu ed un paesaggio invernale fiabesco.
Giornata splendida, temperatura gradevole, 12 partecipanti, itinerario classico : CarÌ, Tic Cattaneo, Brusada , Carì Dentro ; pranzo sulla terrazza del ristorante ben soleggiata.
Escursione effettuata solo con ramponcini, le ciaspole sul sacco a parte chi ha voluto allenarsi a usarle e a divertirsi scendendo qualche pendio.
Approfittiamo di una bellissima giornata, per salre verso lo Stotzigenfirsten. Quando iniziamo a camminare il termometro segna -11.5 gradi, ma complici il sole e l’assenza di vento non sentiamo il freddo. Dopo ca. 3 ore di salta raggiungiamo la casetta a quota 2364 metri. Per la discesa bella neve ma tracciatissima!
Ritrovo degli 8 partecipanti a Caslano. Salita con uno splendido panorama sul lago di Lugano e dintorni. Pranzo al sacco in vetta al Monte Sassalto presso la cappelletta e ritorno a Caslano. Una bella gita in ottima compagnia con un arrivederci nel 2025!
Ritrovo dei 9 partecipanti a Gandria e trasferta al posteggio sopra i Monti di Breglia a quota 1080. Da qui, su ripidi sentieri, abbiamo raggiunto quota 1905, passando dalla cappelletta Sant'Amate. Poi un po' su e giù prima della ripida rampa finale. La fatica è stata premiata dalla giornata soleggiata e dal panorama mozzafiato sul lago di Como, lago di Lugano, Valtellina ecc.
Nonostante la nevicata del giorno precedente, abbiamo deciso di intraprendere la gita come da programma. Un po' di neve ventata sul lato nord del Castelliere, ma una volta giunti in cima, il sole ci ha accompagnati tutto il giorno.
il Castelliere di Tegna è un sito archeologico dove sono stati trovati utensili risalenti a 5500-2000 anni a. C. Grazie alla sua posizione, all’imbocco delle 2 Valli, è sempre stato un luogo strategico per tutte le popolazioni che si sono susseguite in questa regione.
Dopo il Castelliere, continuiamo il nostro cammino fino a giungere al’Oratorio Sant’Anna (non visitabile), risalente al 17. secolo.
Infine scendiamo a Verscio dove riprendiamo i mezzi pubblici per rientrare.
9 Partecipanti – Bella passeggiata lungo il fiume Maggia, cominciando da Someo sul ponte sospeso sulla Maggia lungo 380 m, passando da rustici ben tenuti. Siamo arrivati nel bel villaggio di Lodano, dove abbiamo ammirato il nucleo. 4 del nostro gruppo sono andati in avanti per mangiare nella Osteria di Lodano, gli altri 5 si sono fermati per mangiare al parco giochi.
Hanni
Partiti da Roveredo su sentiero ripido fino a Lotan, in poi più dolce fino alla frazione di Giova in 2 ore. Dopo pranzo abbiamo gustato un caffè con biscotti da conoscenti della Cati. In seguito abbiamo visitato la ‘’chiesa’’ di proprietà privata ubicata a Giova. Rientro passando da Bregnon, Mot de sciaret e San Vittore.
Il percorso era ricoperto di ricci e fogliame che hanno reso la passeggiata impegnativa.
15 partecipanti
Gita alla Via delle Vose, modificata a seguito dell’annuncio da parte del servizio postale (che avremmo dovuto prendere da Loco al ritorno) che a causa di lavori stradali vi sarebbero stati indefiniti ritardi.
Siamo comunque restati in zona, portandoci con la Centovallina sino a Verdasio per poi salire a Comino con la telecabina. Li abbiamo reso visita alla bella chiesetta nel bosco dedicata alla Madonna della Segna e poi attraverso i bei monti di Comino abbiam proseguito direzione Calascio sul lato sud della montagna, con vista sulle Centovalli, Rasa e anche Locarno in lontananza. . Giunti a Dröi siam scesi passando attraverso il nucleo di Segna sino a Costa, per poi piombare a Pila e quindi Intragna.
Malgrado fosse previsto gran sole, l’abbiamo visto solo un poco all’inizio. Poi davano anche scrosci, ma fortunatamente anche con questi hanno sbagliato previsioni.
Dire che la gita sia stata piacevole e interessante è corretto, salvo che per le ginocchia.
9 partecipanti
Dapprima la comoda salita in funivia ed una breve sosta alla capanna Salei. Noi cinque, passando dal laghetto Salei abbiamo raggiunto il passo del Büsan ed in seguito la capanna Arena. Infine la discesa fino a Geira passando attraverso la riserva forestale, dove si possono ammirare enormi formicai.
Gita da Arvigo ad Augio.
Sentiero molto bello nella pineta che segue il fiume Calancasca.
6 persone hanno camminato i 9 km ed entusiasti di essere arrivati ai laghetti della pesca sportiva , con le 4 persone più tranquille, partite da Rossa.
Pranzo delizioso con trote fresche. Con la piacevole sorpresa della visita per pranzo del nostro presidente Chino e della Simona.
Seguiamo l’itinerario 676 Pazolastock-Rheinquelle-Weg. Affrontiamo il giro in senso orario, partendo dal passo dell‘Oberalp in direzione Lai da Tuma, dove si trova pure una delle sorgenti del Reno (Reno anteriore), che percorrerà 1320km prima di sfociare in mare. Dopo poco più di mezz’ora di cammino, facciamo una pausa caffè alla capanna Badus. Sulla panoramica cima del Pazolastock ci fermiamo per il pranzo. Il sole scalda, ma il fresco venticello ci infastidisce un po‘ per cui ci abbassiamo verso il passo e ci fermiamo più sotto per una pausa. Arrivati al passo ci ristoriamo con una fresca bibita prima di rientrare in Ticino.
Bella gita, per noi seniori, abbastanza impegnativa, con qualche tratto in cresta.
8 partecipanti
giro lago Tremorgio in una bellissima conca, salita verso alpe Campolungo. Le cime del Pizzo Prevat ci accompagnano nella salita alla capanna dove pranziamo. Discesa per il Passo Vanit. Ci fermiamo al ruscello per una pausa rinfrescante. Rientro con allegria per la bella giornata.
Milvia
Gita ad anello, non impegnativa ma comunque lunga nello sviluppo che si è svolta in una bella e calda giornata di sole. Il tratto fino al passo segue il percorso nazionale no. 35, Walserweg, mentre il tratto dal passo S. Bernardino a Confin segue il Sentiero Alpino Calanca, no. 712. Gita percorsa in pressoché totale solitudine ad eccezione di qualche raro escursionista incontrato sul percorso.
Le cabine che da Confin Basso scendono a San Bernardino paese non funzionano in settimana. Peccato perché permetterebbe a persone che non camminano molto, di recarsi al passo con l‘autopostale, percorrere a piedi il tratto fino a Confin basso per poi scendere a San Bernardino in cabina.
10 partecipanti
In 9 partecipanti siamo partiti da Acquacaldo sul sentiero Lucomagno. Passando da Casaccia all’Alpe Pertusio. Alle sorgenti del Brenno ci siamo fermati per il Pranzo al sacco. Qualcuno di noi è proseguito fino al passo del Lucomagno. Giornato con bel tempo.
Siamo partiti in 10 da Curiglia su strada fino a Viasco. In seguito su sentiero, attraversando vallette e fiumiciattoli, passando dall’alpe Cortetti raggiungiamo Monteviasco. Essendo in anticipo, siamo saliti all’osservatorio astronomico con vista sul lago Maggiore. Pranzo al ristorante e discesa fino a Piero.
Gita alla Greina ridotta ad un solo giorno a causa del previsto brutto tempo del venerdì. Ciò ha permesso di portare 10 giovani seniores e una giovanissima ventenne in una giornata da favola alla capanna Michela Motterascio, dove siamo stati deliziati dalla Simone e il suo team. Abbiamo così potuto salutare Simone che, triste lei ma anche noi, cesserà questo anno per motivi famigliari (i bimbi crescono) la sua positiva esperienza alla Michela.